Quel mostro dell’F.M.I.


Oggi vorrei prendere spunto dall’articolo di Vittorio Bobba sullo spread, sulle macchinazioni finanziarie che stanno dietro a questi termini inventati ad hoc per depredare in modo legale le ricchezze dei popoli, unici, soli ed esclusivi padroni di tutto. Sfogliando i soliti giornalacci, tra un immigrato che massacra di botte un anziano ricoverato, decreto dignità e pace fiscale, l’occhio sempre attento ai trafiletti nota un titolo che suona più come una campana a morte che come titolo di giornale ce la farà l’Argentina? Comincio a leggere, l’Argentina per il tramite del suo Presidente Macrì ha chiesto ed ottenuto aiuto al FMI (NDR: nella foto, il quartier generale di Washington DC).
L’Argentina è finita nelle grinfie del FMI 50 miliardi di dollari in tre anni. Una cifra superiore alle attese. Un piano “a beneficio di tutti i cittadini“, ha sottolineato il direttore generale del Fondo monetario, Christine Lagarde. Il ‘beneficio’, come al solito, comprenderanno le famigerate riforme strutturali: tagli alla sanità, alle pensioni, all’istruzione, al welfare, licenziamenti, disoccupazione ecc…“Il Fondo – ha detto ancora Lagarde – è lieto di poter contribuire a questo sforzo offrendo appoggio finanziario (prestito a strozzinaggio, ndr), che può aiutare la fiducia dei mercati, consentendo alle autorità di affrontare le debolezze del sistema in pratica argentini bisogna piangere lacrime di sangue. Non c’è argentino che non conosca il significato di quella sigla, Fondo Monetario Internazionale, ti darà immediatamente due date: il 2001, l’anno del collasso, quando la maggioranza del Paese è sprofondata nella povertà e la classe media polverizzata e il 2005: quando Nestor Kirchner, , annunciava di cancellare l’intero debito con il Fmi, liquidando quasi 9 miliardi di dollari e svuotando il Fondo Riserva. Una mossa intelligente e dall’alto valore simbolico il paragone è implacabile con la scelta di Mauricio Macri(sponsorizzato dal FMI) di ricorrere al prestito del Fmi per tentare di salvare moneta e finanze pubbliche. Come è potuto accadere? Come è successo che il nome Argentina sia ritornato associato alla parola default? Macri ha difeso la sua politica gradualista, evitando misure choc per raggiungere gli obiettivi che si era posto: ridurre un’inflazione attestata sul 40% (almeno) e far ripartire un’economia ammaccata e dipendente dall’export di soia, impostata sui sussidi e sul controllo cambiario, con risultati disastrosi in tempi di recessione. La stessa Christine Lagarde, a capo del Fmi, ha dovuto ribadire quanto la sua istituzione sia cambiata(?) in questi anni e abbia appreso la lezione, provando a rassicurare un paese rimasto traumatizzato, ma per smentirla, le ricorderemo ogni giorno l’esempio della Grecia. IN questi due anni il presidente argentino ha puntato tutto sulla sua immagine di imprenditore di successo, ogni paese ha il suo, e sul suo governo di tecnocrati e milionari ). Ha cercato disperatamente di attirare investimenti stranieri. Ha dato mandato alla Banca Centrale di piazzare titoli di Stato a corta scadenza in pesos, aumentando il debito pubblico, pur di avere denaro fresco, di cui le casse dello Stato hanno bisogno , il tasso di interesse è stato da subito altissimo, arrivato anche al 40%, lasciando che gli investitori potessero cambiare i dollari in pesos e, per poi ricambiare i pesos in dollari. “La bicicletta finanziaria”, com’è conosciuta, sembrava per un momento magica. Eppure si calcola che negli ultimi due anni l’Argentina si sia indebitata di oltre 100 miliardi di dollari. L economia Argentina nn ha un problema con il suo debito fiscale che é espresso in pesos ma con l ‘estero che è espresso in dollari ed il paese nn li fabbrica e nn ne ha a sufficienza per coprire quel buco in quanto wall Street ha chiuso i rubinetti ed alzato i tassi d interesse Trump , la frittata è fatta. Milioni di persone hanno dato vita ad una mobilitazione contro il colonialismo finanziario e le politiche di austerità del governo delle imprese multinazionali , ma ahimè Argentina il cappio è stato stretto e solo uno scossone populista potrà spezzare le catene della schiavitù imposta dalla finanza . Un altro default studiato a tavolino.
L’ultimo intervento del FMI prima della recente crisi è avvenuto nei paesi ex socialisti dell’Europa centrale e orientale . In pochi anni la Russia ha perso fino alla metà del suo reddito nazionale seguendo la terapia d’urto raccomandata dal FMI nel 1992. Nonostante il fatto che il FMI ha cercato di negare, la Russia ha seguito le politiche raccomandate, compresa la politica di immediata liberalizzazione dei prezzi (che ha portato ad una inflazione del 520% in tre mesi) e la rapida privatizzazione dell’industria. Il governo russo ha conseguito la maggior parte degli obiettivi fiscali e monetari voluti dal FMI. Però la conseguenza è stata il crollo dell’economia e il baratto è diventato il mezzo di scambio commerciale. Quindi quasi quattro anni fa, circa nel 2007, il ruolo internazionale del FMI aveva concluso la sua funzione. Negli ultimi due anni, il FMI è ritornato a svolgere di nuovo un ruolo di primo piano, non più sul suolo sudamericano o asiatico, ma nell’Europa. In tutti i paesi europei, dentro o fuori della zona euro, che hanno contratto prestiti, vedono comunque il FMI coinvolto in proporzioni diverse. Si tratta di un istituto finanziario che fornisce il denaro, si potrebbe dire, quindi dov’è il male,? Ma il FMI offre aiuto alle proprie condizioni. Per esempio, la Grecia ha beneficiato del sostegno finanziario da parte di paesi appartenenti all’area euro di 80 miliardi di euro. Allo stesso tempo, ha contratto un prestito di 30 miliardi con il FMI. Qual è il prezzo pagato dalla Grecia? , la Grecia ha dovuto impegnarsi nella privatizzazione di beni pubblici per 50 miliardi di euro. Di sicuro non venderà le isole, come vuole la tedesca Bild, ma certamente lo stato greco rimarrà con un patrimonio pubblico diminuito. Che cosa succederà? Il patrimonio statale sarà venduto quasi gratuitamente. Chi lo comprerà? Il grande capitale.Lo stato greco aveva violato la direttiva dell’UE sul rispetto dei parametri del deficit che imponeva di non superare il 3% del bilancio, invece, il deficit ha raggiunto almeno il 9 %, generando così un debito pubblico enorme. A questo punto chi ha permesso e finanziato tali deficit? sono stati finanziati da banche francesi e tedesche. Perché non si sono attivati quando la Grecia aveva superato il 3%? Ora, la Grecia è costretta a pagare un nuovo prestito nuovo nome: debito sovrano”. Con chi è in debito lo Stato greco? con quelle stesse banche che hanno finanziato il deficit, lo stesso discorso vale per l Irlanda la crisi è scoppiata nel settore bancario. Le banche irlandesi detenevano un capitale maggiore di quanto si potesse immaginare. Da dove proveniva questo capitale? da risorse interne, ma anche dal capitale proveniente dalla Francia e dalla Germania. Ci si chiede per quale motivo il capitale europeo si è spostato in Irlanda? Perché l’Irlanda è stata la tigre europea, registrando tassi di crescita impressionanti, e i capitali stranieri cercano sempre il mercato dove si ottiene facilmente il massimo profitto. Pertanto quando si è verificata la crisi e l’Irlanda aveva bisogno di un pacchetto di salvataggio, l’ ‘aiuto’ è stato offerto da istituti finanziari europei e dal FMI. A chi viene offerto il prestito? Allo stato irlandese (debito sovrano). Dove va questo denaro? Alle banche che hanno innescato la crisi, molte delle quali, guarda caso, lavorano con capitale tedesco e francese. L’Europa è entrata in contraddizione con la sua tradizione, che ha sempre riservato allo stato ed ai problemi sociali un ruolo speciale. Non si tratta soltanto di inaugurare uno squilibrio tra stato e mercato, ma della spinta dei mercati finanziari di un nuovo ordine mondiale, che rende più povere le nazioni e i popoli. In fine vi invito a leggere a studiare a comprendere come tutte queste istituzioni che si riempiono la bocca di povertà, creano la povertà , la fomentano , il loro scopo é far soldi con la povertà basta andare in Africa in Tanzania, Liberia dove è passato il FMI, li si che si vedono i risultati di questi signori ,a sentire i numeri 1 l ‘Africa ha ridotto il suo debito grazie all’aiuto dei paesi del FMI , ebbene signori e signore e gender , cosi nn offendiamo ed escludiamo nessuno, introdurre grandi supermercati catene di ristoranti e alberghi per turisti milionari, , liberalizzare tutto ha portato ad un impoverimento ancora maggiore della popolazione vi invito a consultare internet e vedere con i vostri occhi come bambini ed anziani nei villaggi africani muoiono (perché la cricca giudaico/marxista/globalista/finanziaria cosi vuole) per la mancanza di comuni antibiotici ma bisogna attuare le riforme che altro non sono che il travaso definitivo della ricchezza popolare nelle casse di questi miserabili delinquenti.