Un’estate bollente


Questo mese di agosto è iniziato all’insegna del caldo estremo, con temperature costantemente sopra la media a causa dell’anticiclone nordafricano, a cui è stato dato l’appropriato nome di Lucifero, che ha diffuso aria rovente in arrivo dal Sahara settentrionale in tutta Europa. Si tratta, spiegano i meteorologi, della quinta ondata di caldo, molto probabilmente la più intensa, di questa stagione. Un’ondata di calore eccezionale per la sua durata, ma soprattutto per i livelli di temperatura reali e percepiti e per il fatto che non risparmierà nessuna regione. Il disagio fisico per il caldo intenso, infatti, è stato avvertito senza tregua sia durante il giorno, sia di notte in tutta Italia, destinato a continuare fino al fine settimana, assumendo entità e caratteristiche di caldo record. Ci troviamo in condizioni climatiche estremamente anomale che sono riconducibili al clima tropicale, con lo spostamento della bolla calda da deserto in zone definite temperate. Il caldo estremo, non è una novità dei nostri giorni, anche in passato ci sono stati eventi meteorologici di estrema intensità, ma solo occasionalmente e per uno o due giorni al massimo. L’attuale ondata di calore invece rievoca quelle avvenute nell’agosto del 2003, e nel luglio 1983 ma, a detta degli scienziati, i tempi di ritorno di eventi simili sono generalmente ultracentenari mentre negli ultimi vent’anni la frequenza di tali fenomeni estremi è aumentata ed anche la loro durata, da una settimana a dieci giorni. In molte città italiane del centro e del sud definite da bollino rosso, come Roma, Firenze, Bologna Napoli e Palermo, ma anche Milano Rovigo e Ferrara, le temperature hanno raggiunto i 43- 45 gradi con picchi percepiti di 50–53 gradi a causa dell’alta percentuale di umidità, caratterizzate da sole dominante e siccità persistente, considerato il lungo periodo senza precipitazioni, al punto di paventare un razionamento dell’acqua. Solo a cominciare dalla prossima settimana sono previsti cali termici nel nord Italia e poi in estensione al resto delle regioni. Infatti gli ultimi aggiornamenti meteo prospettano l’avvento di una sesta ondata di calore in Europa, che però non dovrebbe essere forte come quella attuale. Questa nuova ondata di caldo durerà infatti probabilmente fino a metà della prossima settimana al centro-sud, ma anche se le temperature perderanno qualche grado rispetto ai valori record di questi giorni, sarà già molto se riusciremo a tornare sulle medie del periodo. Insomma, dal rosso saremmo lieti di passare al bollino giallo. Il caldo e l’afa opprimenti di questi giorni devono invitarci a riflettere sulle condizioni in cui abbiamo ridotto il nostro pianeta, per comportamenti poco consapevoli, ottusi e privi di lungimiranza. Quello dell’inquinamento ambientale è una questione che non può più essere trascurata e sottovalutata, anzi è diventata una priorità a livello nazionale ed internazionale. L’azione di ogni singolo si riflette nel mondo globale e quindi occorre responsabilizzare tutti prima che sia troppo tardi. Pensare alle conseguenze delle nostre azioni è sicuramente il primo passo utile per cambiare il nostro modo di pensare al futuro.