Immigrazione: fenomeno antico quanto l’uomo


La difficile realtà delle migrazioni ha avuto origine ancora prima dell’homo herectus.
Nell’osservare il flusso migratorio dei volatili e dei pesci marini, si nota che questi, guidati dal proprio istinto, oltre che dalle correnti atmosferiche sia del cielo che del mare, raggiungono ambienti idonei a nidificare e crescere i propri piccoli, percorrendo anche migliaia di chilometri. L’uomo per sua natura ha sempre cercato di migliorare le proprie condizioni di vita, seguendo la metodologia dei volatili e dei pesci, ebbe così inizio la prima migrazione dell’uomo, prima singolarmente, poi intere tribù o paesi e, grazie all’effetto domino, ebbe seguito l’immigrazione di massa fin dai tempi antichi, vedi per esempio l’esodo del popolo di Israele sotto la guida di Mosè ispirato da Dio per la ricerca della terra promessa.
Tornando a tempi più recenti, siamo nel 1914 quando S.S. Papa Pio X, toccato dal dramma di milioni di migranti italiani all’estero dagli inizi del secolo, chiamò tutti i cristiani a pregare per loro e su richiesta di varie conferenze episcopali, istituì la giornata mondiale del migrante e dei rifugiati, celebrata ogni anno il 29 settembre.
Oggi l’immigrazione è molto più sentita di ieri; prima eravamo noi italiani ad essere accolti all’estero grazie alla nostra capacità e alla nostra volontà di lavorare, oggi spetta a noi il compito di accogliere i nostri fratelli migranti, provenienti da situazioni a dir poco disumane.
Attenzione però, il domani potrebbe cambiare per tutti, in quanto la legge della natura non conosce confini, ma riconosce che ogni persona ha diritto all’accoglienza, ad un pasto caldo e ad un bicchiere d’acqua.
Credo che sia necessario impegnare di più le nostre forze e risorse in quanto l’immigrazione è una miniera di cultura e capacità: pensate solo ai bambini nati in Italia, ma dichiarati stranieri per lo Stato, essi vanno a formare una percentuale pari al 15/20% nelle iscrizioni della scuola dell’obbligo, questi bambini sono integrati in Italia ed hanno alle spalle famiglie modello ed anch’essi rappresentano il nostro futuro.