I prossimi impegni del giovane direttore d’orchestra Giulio Prandi


29 Maggio in streaming dal vivo dal Concertgebouw Amsterdam nella rassegna Zaterdagmatinee
G.B.Pergolesi, Stabat Mater – Alessandro Scarlatti, Messa di Santa Cecilia Nuova edizione critica
Coro e Orchestra Ghislieri

17, 23 e 31 luglio al Festival della Valle D’Itria
Franz Joseph Haydn, La Creazione
Coro Ghislieri

26 luglio al Festival della Valle D’Itria
Concerto per lo spirito – musica sacra di Alessandro Scarlatti e Nicola Porpora
Coro Ghislieri, Raffaele Pe e ensemble La Lira di Orfeo

Reduce dai recenti successi alla testa dell’Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico con un programma davvero inusuale per le compagini veronesi, ma perfetto per la storia artistica di Prandi, che è dunque riuscito nell’intento di “anticarne” la prestazione giocando più sui contrasti agogici e dinamici che sulla barocchizzazione del suono”, come ben definito dal quotidiano La Stampa. Ed ancora dallo streaming mondiale del Festival Misteria Paschalia sul podio della creatura prediletta, il Coro e Orchestra Ghislieri, poi dalle Gallerie d’Italia Milano coi Cameristi della Scala per la serie dedicata alla Musica del Tiepolo in streaming il 17 maggio, Giulio Prandi di nuovo con il Ghislieri tornerà ospite, finalmente dal vivo nella sala fiamminga, il 29 maggio al prestigiosissimo Concertgebouw di Amsterdam, ormai appuntamento fisso delle stagioni del giovane direttore.

Racconta Prandi: “Alessandro Scarlatti è un grande compositore e la sua Messa di Santa Cecilia è un’opera monumentale. Un brano complesso, articolato, come sempre è Scarlatti, ma che all’ascolto risulta in 45 minuti di vita, splendore e commozione. Un capolavoro raro, poco studiato, eseguito troppo di rado; un’altra cattedrale italiana da riscoprire, che presentiamo nella nuova edizione critica che Luca Della Libera, una delle massime autorità su Scarlatti, ha curato per il Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri.”

Luca della Libera, autore della nuova edizione critica, aggiunge: Ultimo imponente capolavoro sacro – fino ad ora poco eseguito in sede concertistica – di Alessandro Scarlatti (Palermo 1660 – Napoli, 1725) la Messa di Santa Cecilia fu dedicata dal compositore nel 1720 al cardinale Francesco Acquaviva d’Aragona, titolare della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere a Roma, e composta in occasione della festa in onore della Santa, il 22 novembre. In quegli anni Scarlatti era a capo della Cappella Reale di Napoli, nella quale aveva svolto il suo primo magistero tra il 1684 e il 1701, per poi tornarvi alla fine del 1708. Nonostante questo incarico, Scarlatti mantenne sempre un forte legame professionale con i suoi mecenati romani e la corte pontificia. La Messa di Santa Cecilia è una partitura imponente, complessa, proiettata nel pieno Settecento. La straordinaria maestria del contrappunto e la ricchezza dell’invenzione melodica convivono con la profondità nel rapporto tra il testo liturgico e la sua intonazione musicale.

La generale del concerto olandese il 27 maggio a Pavia sarà aperta ai media su richiesta.

Gli impegni del giovane direttore proseguono a luglio con un doppio debutto dal vivo al Festival della Valle d’Itria: il 17 (repliche 22 e 31) dirigerà il Ghisllieri nell’oratorio La Creazione di Franz Joseph Haydn e il 26 dirigerà, oltre al Coro Ghislieri, Raffaele Pe e l’ensemble La Lira di Orfeo nel Concerto per lo spirito, in un programma di musica sacra di Scarlatti e Porpora.

Commenta così Giulio Prandi il doppio debutto a Martina Franca: “Il debutto al Festival della Valle d’Itria mi riempie di gioia. Un festival coraggioso, votato alla riscoperta del repertorio più raro e prezioso, in uno dei luoghi più belli di Puglia e d’Italia. Sono felicissimo di presentare, nel Concerto dello Spirito, alcune gemme polifoniche del grande Alessandro Scarlatti, che sono certo conquisteranno il pubblico con la loro forza espressiva. E sono anche molto onorato che Coro Ghislieri, la mia creatura, che ho fondato ormai vent’anni fa, sia stata invitata a prendere parte a due altre importanti produzioni. Mi aspetto 20 giorni di pura bellezza.”

Biografia:
Giulio Prandi, direttore d’orchestra e coro, matematico, stimato filologo musicale a cui si devono alcune delle riscoperte più importanti degli ultimi decenni, divulgatore instancabile, direttore artistico e fondatore dell’eccellenza internazionale Orchestra e Coro Ghislieri, si diploma in Direzione d’orchestra sotto la guida di Donato Renzetti, dopo aver studiato Composizione con Bruno Zanolini e Musica Corale e Direzione di coro con Domenico Zingaro al Conservatorio G. Verdi di Milano. È inoltre diplomato in Canto e laureato in Matematica.

Tiene regolarmente masterclass e workshop sul repertorio sacro italiano del XVIII secolo ed è invitato a prendere parte alle giurie di importanti concorsi internazionali. Si dedica con passione alla divulgazione della musica e all’insegnamento. È docente di Formazione Corale presso l’ISSM F. Vittadini di Pavia; dal 2018 tiene il Laboratorio di Polifonia Sacra al Conservatorio G. Verdi di Milano.

Animato dalla passione per il repertorio vocale e sacro italiano del XVIII secolo, fonda nel 2003 Coro e Orchestra Ghislieri, che dirige regolarmente nelle maggiori sale da concerto europee (Philharmonie di Berlino, Concertgebouw di Amsterdam, BOZAR di Bruxelles) e in prestigiosi Festival internazionali (Festival d’Ambronay, Besançon e Chaise-Dieu, Oude Muziek Utrecht, MaFestival Bruges, Festival Enescu di Bucarest, Internationale Händel-Festspiele Göttingen, Festival Monteverdi di Cremona, Mito Settembremusica, Wratislavia Cantans e molti altri). Nel 2019 è Artista in residenza del Festival Oude Muziek di Utrecht, dedicato quell’anno al repertorio napoletano.

È direttore artistico del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia, insignito del Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “miglior iniziativa musicale” 2018. Svolge una costante attività di ricerca, che negli anni lo porta alla riscoperta di numerose opere rare o inedite di autori quali Galuppi, Jommelli, Perez, Perti, Durante, Astorga, Leo. Si dedica inoltre con continuità alle grandi opere sacre di Vivaldi, Pergolesi, Händel, Johann Michael Haydn, Joseph Haydn e Mozart.

Nel 2018 incide un volume dedicato a due inediti Pergolesiani, la Messa in re maggiore e il Mottetto Dignas Laudes, e il Requiem di Niccolò Jommelli (2020); entrambi i dischi hanno ricevuto il Diapason d’Or e numerosi altri riconoscimenti internazionali.

Realizza una serie di dischi dedicati ai frutti delle sue ricerche filologiche su Baldassarre Galuppi, Niccolò Jommelli e Davide Perez, oltre a un volume live incentrato sulla produzione romana di Händel.

Pubblica inoltre tre dischi dedicati a Perti, Jommelli e Händel (Dixit Dominus e Messiah) sulla rivista italiana Amadeus, che nel 2017 gli dedica il numero celebrativo del 25° anniversario.

Ha debuttato al Teatro Filarmonico di Verona dirigendo orchestra e coro della Fondazione Arena con la cantata Didone abbandonata di Jommelli e Dido and Æneas di Purcell entrambe in forma scenica.

Si ringrazia Marina Nocilla
Ufficio Stampa
per la gentile collaborazione