Maledetta TAV


Protesta degli ultimi dieci anni: “Maledetta TAV: buchi infiniti nelle montagne, cantieri per decenni per fare arrivare le mozzarelle a Lione sei ore prima, quando si potrebbero impiegare i fondi per cose più utili e continuare a usare la linea rinnovata nel 1961”.
Protesta degli anni ’70: “Maledetta linea del 1961. Cantieri infiniti, chilometri di cavi elettrici per fare arrivare le mozzarelle a Lione due ora prima, anziché impiegare i fondi per cose più utili e continuare ad usare la vecchia linea con alimentazione trifase del 1918”.
Protesta degli anni ’20: “Maledetta linea con alimentazione trifase del 1918. Chilometri di cavi elettrici pericolosissimi per fare arrivare le truppe al fronte sei ore prima, anziché usare i fondi per cose più utili e continuare a usare la linea a binario semplice”.
Protesta di fine ‘800: “Maledetta linea a binario semplice. Isolare Susa dalla tratta internazionale, vent’anni di progetti per il traforo per fare arrivare la posta in Savoia due giorni prima, anziché usare i fondi per cose più utili e continuare a usare la linea del Moncenisio”.
Protesta di metà ottocento: “Maledetta linea del Moncenisio. Locomotive puzzolenti e disastri ambientali per fare arrivare quaranta persone quattro giorni prima, anziché usare i fondi per cose più utili e continuare a usare le diligenze sulla strada napoleonica.
Protesta del 1820: “Maledetta strada napoleonica. Anni di lavori, paesaggi disastrati, per fare arrivare le truppe in Italia tre settimane prima, anziché usare i fondi per cose più utili e continuare ad usare la vecchia strada romana”.
Protesta del 44 a.C: “Maledetta strada romana. Decenni di lavori, innumerevoli morti per fare arrivare le legioni tre mesi prima in Gallia (dove vivono ancora sugli alberi tirandosi la cacca da un ramo all’altro mentre noi qui si ammazza già un Giulio Cesare), anziché usare i sesterzi per cose più utili e continuare a usare i sentieri con gli asini”.
Protesta dell’età del Bronzo: “Maledetti sentieri con gli asini. Bestie sfruttate per fare arrivare le ceramiche villanoviane due mesi prima anziché usare le conchiglie per cose più utili e continuare a usare le ruote di pietra”.
Protesta del neolitico: “Maledette ruote di pietra. Settimane di lavoro a scheggiare la selce e schivare i puma per fare arrivare il pesce secco sei mesi prima, anziché usare i sassolini luccicanti e le perline per cose più utili e continuare ad andare a piedi”.
Protesta del paleolitico: “Maledetta andatura bipede. Si stava meglio appollaiati sugli alberi a tirarsi la cacca da un ramo all’altro!”