Sociatria: La Cura della Società attraverso l’Istruzione e la Tecnologia


In un’epoca in cui le sfide sociali e l’accesso all’istruzione sono argomenti di discussione sempre più rilevanti, è giunto il momento di esplorare nuovi approcci alla formazione e alla crescita personale. Nel campo largo della Sociatria, la cura della società, è particolarmente attivo il promotore di Promozione Sviluppo – Globale Benessere (https://www.supersapiens.it), Giuseppe Pignatale (*), il quale si è recentemente interrogato sulla sua situazione educativa, sollevando in sede pubblica questioni degne di nota. Eccone alcune, in sintesi.

L’Università, tradizionalmente vista come un faro di conoscenza, può apparire spesso come una forte barriera economica per molti studenti. È quindi legittimo chiedersi se la tecnologia e l’apprendimento online possano rivoluzionare il modo in cui accediamo all’istruzione superiore. La Sociatria, la cura della società, abbraccia questa domanda con entusiasmo. Perché non consentire agli studenti di seguire le lezioni da casa tramite internet e risparmiare sui costosi canoni di affitto?

Ma l’innovazione non dovrebbe fermarsi qui. Significativo è il caso della didattica a distanza (anche indicata con gli acronimi DAD, Dad o DaD), una forma di didattica che avviene senza la presenza degli insegnanti e degli studenti in aula, avvalendosi di strumenti elettronici o online. Il termine si contrappone alla didattica in presenza, la quale è invece caratterizzata dalla presenza fisica degli studenti e degli insegnanti in aula.

Questa modalità di erogazione dell’insegnamento si è diffusa a livello internazionale nel periodo della pandemia di COVID-19. In tali circostanze, l’Italia fu il primo Paese in Europa ad attuare un lockdown a livello nazionale, tanto da rendere necessario che si svolgessero a distanza le attività didattiche delle scuole di ogni grado e degli atenei universitari.

Varie furono le complicazioni che emersero e le soluzioni proposte. Ad esempio, l’uso di dispositivi avanzati, come quelli che monitorano l’iride, potrebbe garantire un’effettiva partecipazione alle lezioni, contribuendo a ridurre il divario nell’apprendimento. Questo potrebbe essere un modo per incentivare gli studenti a impegnarsi attivamente nei loro studi, spingendoli a prendere sul serio l’opportunità educativa che hanno di fronte.

Sarebbe molto lunga la disamina meticolosa di ogni aspetto inerente all’uso delle tecnologie a vantaggio di un settore di intervento sociale di vitale importanza quale quello dell’istruzione, per cui in conclusione raccogliamo l’invito di Pignatale a riflettere sul famoso detto di Dante: “È cultura ciò che rimane di quello che si è studiato.” L’istruzione è un investimento per il futuro, non solo per l’individuo, ma anche per l’intera società. Gli individui istruiti contribuiscono a costruire una società più avanzata e inclusiva.

Studiare non dovrebbe essere un lusso, ma un diritto. La Sociatria ci invita a esplorare soluzioni innovative per garantire un accesso equo all’istruzione e per promuovere la cultura e la conoscenza come fondamenta di una società prospera. Mentre continuiamo a discutere e a riflettere, ricordiamo che il mondo permane, ma possiamo contribuire a plasmarlo in modo positivo attraverso un impegno condiviso, come quello portato avanti da Pignatale, per l’educazione e la crescita personale.

(*) Giuseppe Pignatale è impegnato in diverse iniziative per il miglioramento della società, la Sociatria. È autore del sito Web Supersapiens.it – Promozione Sviluppo Globale BENESSERE, un portale culturale con forum. Attraverso questo progetto, Pignatale promuove la cultura e la conoscenza come strumenti per costruire una società più avanzata e inclusiva.