Calvizzano (NA), Alveo Fossa del Carmine. Una nota dal Movimento Futura


Recenti drammatici accadimenti in altre parti d’Italia dovrebbero suscitare, almeno a posteriori, allarme alle amministrazioni locali perché eventi emergenziali non si verifichino sul loro territorio.

È questa, in estrema sintesi, la condivisibile preoccupazione del Movimento Futura, che opera nella cittadina di Calvizzano e in tutta la popolosa area di Napoli nord, che in una nota richiama l’annosa questione della pulizia e la manutenzione degli alvei.


I cambiamenti climatici che hanno generato morte, disastri economici ed ingenti danni all’economia di un’intera regione Emilia Romagna, (Ischia) impongono una seria riflessione sulle condizioni in cui versa la nostra intera area metropolitana a nord di Napoli a partire dalla estrema pericolosità della Collina dei Camaldoli sul versante Marano.
Come Movimento Futura sollecitiamo l’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Calvizzano per le proprie competenze relativamente all’Alveo Fossa del Carmine.
A tal proposito premesso che i lavori di risanamento dell’Alveo Fossa del Carmine (2milioni di euro) le cui sponde sono situate in territorio calvizzanese e maranese; quelli della ristrutturazione dell’ edificio ex Ipab di via Ritiro (2milioni 300mila euro) e del cambio infissi della media Polo (349mila euro), tutti finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico, nel periodo di gestione commissariale, a seguito dei ribassi d’asta, hanno determinato una disponibilità economica di oltre 1milione di euro (si tratta di numeri molto approssimativi che vanno verificati a rendicontazione finale), un tesoretto da utilizzare esclusivamente per la messa in sicurezza di altre opere pubbliche.
A tale scopo riteniamo prioritario utilizzare i circa 500mila euro di ribassi d’asta dell’Alveo ed eventuali altre risorse economiche, per il risanamento e completamento idrogeologico degli altri 900 metri (i lavori hanno riguardato poco più di un chilometro del percorso di circa 2km) di un vallone naturale, costruito per far defluire le acque piovane dal versante maranese della collina dei Camaldoli verso il mare, che è diventato un’autentica fogna e peggio ancora discarica a cielo aperto, intasata, devastata e stravolta. Pertanto, intendiamo ricordare che la mancata manutenzione degli Alvei causa pericolosi straripamenti come è già accaduto negli anni addietro per l’Alveo del Carmine.
Come Movimento Futura riteniamo che la suddetta disponibilità economica venga utilizzata per il completamento delle opere riguardanti il risanamento dell’ALVEO FOSSA DEL CARMINE.

(Segreteria Movimento Futura)