Alla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova vengono assegnati 23 milioni di euro


COMUNICATO STAMPA:

Alla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova vengono assegnati 23.161.000 euro con decreto del Ministero della Cultura e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, finalizzato a incrementare il fondo di dotazione delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche di cui al decreto legislativo del 29 giugno 1996, n° 367 e di cui alla legge 11 novembre 2003, n° 310.

Alla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova vengono assegnati 23.161.000 euro con decreto del Ministero della Cultura e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, finalizzato a incrementare il fondo di dotazione delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche di cui al decreto legislativo del 29 giugno 1996, n° 367 e di cui alla legge 11 novembre 2003, n° 310 (vedi allegato).
Si tratta di un risultato straordinario per il Teatro ed i suoi lavoratori, la città di Genova e la Regione Liguria che premia il percorso di risanamento intrapreso negli ultimi anni ed è coerente con l’impegno profuso dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria nel sostenere tale percorso.
Il Carlo Felice corona un intenso lavoro intrapreso con tutte le Fondazioni Liriche Italiane nei confronti del Governo e del Parlamento per ottenere tali fondi.
Il tutto nel contesto della grave crisi pandemica che ha visto i teatri chiusi per lungo tempo.
Tuttavia per capire meglio come si arriva a tale risultato occorre ripercorrere i temi salienti della riforma settoriale dei Teatri d’opera italiani.
Come è noto con il decreto legislativo 367 del 1996 i grandi teatri d’opera italiani vennero trasformati “ope legis” da Enti Autonomi di diritto pubblico in Fondazioni di diritto privato.
Un indirizzo legislativo patrocinato dall’allora Vice Presidente del Consiglio dei Ministri Veltroni che seguiva l’abrogazione, tramite referendum, del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, avvenuta nel 1993.
Solo nel 1998 venne istituito il nuovo Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel contesto di una travagliata trasformazione dei teatri d’opera, di origine pubblica, in Fondazioni di diritto privato.
Un processo decisamente disomogeneo tra i diversi teatri e caratterizzato dalla mancata costituzione di fondi di dotazione patrimoniale adeguati al nuovo corso; infatti l’attivo patrimoniale delle nuove Fondazioni andava a sorreggersi sul “diritto d’uso illimitato del Teatro”.

Oltre a ciò l’auspicata partecipazione alla vita dei teatri di soggetti privati si rivelò molto scarsa fin dall’inizio del nuovo percorso, anche per la mancanza di adeguati incentivi in ambito fiscale per quanti avessero voluto investire nei teatri e più in generale nella cultura.
Un’avventura, quella della privatizzazione, palesemente fallita e precipitata in pochi anni nello squilibrio economico-finanziario.
Squilibrio in parte attenuato dalla nuova Legge Bray del 2013 con la quale furono attivati contratti di finanziamento trentennali con i teatri d’opera per limitare i loro default economico-finanziari.
Ai nostri giorni dopo la terribile esperienza pandemica con i teatri chiusi e nel contesto dell’ennesima crisi economica, si tenta la via dell’incremento del fondo di dotazione per i Teatri d’Opera. Vere e proprie industrie della cultura che fondano la loro attività sull’impiego di risorse umane; riconosciute eccellenze italiane in campo artistico e tecnico-amministrativo.

“Il nuovo corso del Teatro Carlo Felice, dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi, raccoglie i risultati di un rigoroso percorso di risanamento economico-finanziario associato ad una significativa crescita della produzione artistica.
Il progetto artistico collegato ad un nuovo modello organizzativo dopo due anni di concreta sperimentazione approda, oggi, ad una stagione lirico-sinfonica estesa a tutto il territorio della Regione. Si conferma l’impegno verso un teatro autenticamente d’avanguardia, aperto ed inclusivo, socialmente efficace e intento al coinvolgimento delle nuove generazioni come nel rendere sempre più affezionato il pubblico dei nostri abbonati. Non si tratta più di auspici bensì di una realtà che stiamo già praticando e che intendiamo far crescere per quantità e qualità delle produzioni artistiche, sempre correlate ad occasioni di approfondimento e studio per l’intero pubblico: dalle presentazioni dei giovani studenti peer-to-peer fino alle conferenze sulle attività e sull’intero patrimonio musicale genovese ed italiano.
Nel ringraziare il Governo Italiano per l’ulteriore sostegno alla nostra Fondazione ci impegneremo per continuare a crescere, insieme con tutti i nostri lavoratori e gli artisti ospiti”.

“Il risultato ottenuto dal Teatro Carlo Felice non può che renderci orgogliosi. Nonostante la pandemia il teatro ha saputo offrire in tutti questi mesi spettacoli di altissimo livello e la risposta del pubblico si è dimostrata estremamente importante. – dichiara il Presidente della Fondazione Teatro Carlo Felice e Sindaco della città Marco Bucci – I nuovi fondi in arrivo dal Ministero consentiranno al Carlo Felice di consolidarsi come una dell’eccellenze culturali a livello nazionale. Un’ulteriore conferma del processo di crescita del nostro teatro, una grande notizia per Genova che dimostra di poter attrarre migliaia di spettatori grazie alla sua offerta teatrale.”

“Il grande successo della Prima ‘Béatrice et Bénédict’ ha lanciato il Carlo Felice verso una stagione pronta a decretarne il definitivo rilancio – spiega il Presidente della Regione Liguria e Assessore alla Cultura Giovanni Toti -. In una fase storica in cui i cittadini hanno voglia di tornare a vivere e con un calendario di altissimo livello è giusto sostenere l’arte in tutte le sue forme perché la cultura è un volano fondamentale per il nostro territorio e queste risorse porteranno ad un definitivo rilancio artistico del teatro, a livello nazionale ma anche internazionale. La Liguria è più viva che mai e anche come Regione siamo pronti a sostenere la nostra più importante eccellenza artistica, costretta anche ad un grande sforzo di tenuta a causa della pandemia. Sostegno che c’è stato e ci sarà anche per i prossimi anni per garantire e ampliare l’offerta delle iniziative artistiche e culturali su tutto il nostro territorio”.

Si ringrazia
Delfina Figus della Sovrintendenza
per la sempre gentile collaborazione