“Maria Stuarda” di Friedrich Schiller in prima nazionale dal 18 al 30 ottobre


LA LOTTA PER IL POTERE TRA DUE REGINE NEL NUOVO SPETTACOLO DI DAVIDE LIVERMORE.


Protagoniste Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi, vestite da Dolce & Gabbana.
Ragione di stato e ragioni del cuore, paura e ambizione, passione e vendetta. Maria Stuarda,
capolavoro di Friedrich Schiller del 1800, racconta il confronto serrato e tragico tra Maria Stuart,
cattolica regina di Scozia, e la protestante Elisabetta I. In gioco c’è la corona d’Inghilterra e lo
scontro sarà implacabile: politica, religione, potere, intrighi e passioni – pubbliche e private – si
mescolano in questo violento affresco storico. Una battaglia feroce che determinerà le sorti future
non solo dell’Inghilterra ma dell’Europa e del mondo.
«Schiller è uno dei geni del teatro di tutti i tempi. È magistrale nel gestire la funzione narrativa e nel
far entrare all’interno dell’arco del racconto una profonda indagine sull’animo umano, sulle
emozioni di ciascuno di noi. E nel caso di Maria Stuarda sul ruolo della donna e del rapporto tra
femminilità e potere» afferma Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova.
«Elisabetta è costretta a mascolinizzarsi per governare e per non perdere la sfida con la sua rivale,
Maria, che invece fa una scelta opposta. Davanti a queste due gigantesche figure non possiamo
non chiederci quanto e come la donna abbia dovuto interiorizzare certi meccanismi maschili nella
gestione del potere e quanto questo succeda anche ai giorni nostri».
Il regista ambienta lo spettacolo in una scenografia astratta e claustrofobica, dominata da
un’enorme scalinata. L’allestimento scenico curato da Lorenzo Russo Rainaldi e sapientemente
illuminato da Aldo Mantovani, sarà corte, prigione, parco, segrete: un non-luogo in cui tutto è
possibile, in cui le due donne si specchiano l’una nell’altra e i due opposti si fondono. «Il punto di
partenza del dramma di Schiller è una contrapposizione: una donna nasce regina, l’altra bastarda.
Elisabetta e Maria sono due donne che si tengono l’una all’altra: i loro destini sono legati, e la
morte dell’una determinerà il crollo psicofisico dell’altra» spiega ancora Livermore, che per
interpretare le protagoniste chiama due regine del teatro italiano come Laura Marinoni ed
Elisabetta Pozzi (in rigoroso ordine alfabetico!). Per le due attrici la sfida sarà doppia: scopriranno
sera per sera, grazie a un gioco teatrale che avviene nel prologo, chi interpreterà Maria e chi
Elisabetta, chi sarà destinata a regnare e chi a perire.
Un gruppo affiatato costituito da cinque attori di grande esperienza, che hanno già avuto modo di
lavorare insieme nell’Orestea di Eschilo diretta da Davide Livermore – Gaia Aprea, Linda
Gennari, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Sax Nicosia – dà vita a tutti gli altri
personaggi, funzionari di corte, spie, amanti, fedeli servitori o doppiogiochisti, permettendo una
messa in scena pressoché integrale del testo di Schiller, presentato nella nuova traduzione di
Carlo Sciaccaluga, una versione dal linguaggio contemporaneo ma allo stesso tempo il più
possibile aderente alla musicalità del blankvers originario.
L’intero spettacolo è sostenuto dalla straordinaria partitura musicale creata da Mario Conte, che
ha curato anche la direzione musicale, e Giua, che canta e suona chitarra e basso elettrico
durante tutta la rappresentazione. I due musicisti hanno rielaborato frammenti provenienti dalla
musica rinascimentale, da John Dowland a Henry Purcell, e composto brani originali, come il tema
Fourth Act di Mario Conte e la canzone di Giua The Queens, con cui si apre lo spettacolo.

Anche i costumi giocano con rimandi storici e atmosfere rock e glamour. Grazie a una prestigiosa
collaborazione, le due regine vestono preziosi costumi firmati da Dolce & Gabbana, mentre il
resto del cast si avvale dell’eccellente lavoro della costumista Anna Missaglia, che cita David
Bowie, i Sex Pistols, le divise di Buckingham Palace e i colori pantone di Elisabetta II. Completa la
parte visiva dello spettacolo il progetto di trucco e parrucco ideato da Bruna Calvaresi.
A Maria Stuarda è legata anche una partnership digitale con Giglio Group, grazie alla quale il
Teatro Nazionale di Genova fa il suo ingresso nel mondo NFT, mostrando lo spettacolo dal punto
di vista di Antonello, un bambino di cinque anni, che dopo avere assistito alle prove ha realizzato
una serie di disegni con i personaggi e i momenti salienti dello spettacolo. Con la possibilità di
mostrare nell’ambito dell’iniziativa anche altri contenuti inediti legati allo spettacolo, la collezione di
NFT sarà disponibile sulle piattaforme dedicate ai progetti artistici. Tutti gli NFT sono realizzati
grazie alla partnership con Giglio Group e i futuri proventi saranno interamente di competenza del
Teatro Nazionale di Genova.
Maria Stuarda è una produzione del Teatro Nazionale di Genova con il Teatro Stabile di
Torino – Teatro Nazionale e CTB Centro Teatrale Bresciano.
Sarà in scena in prima nazionale a Genova al Teatro Ivo Chiesa dal 18 al 30 ottobre 2022.
In tournée a gennaio e febbraio 2023.
Info e biglietti su teatronazionalegenova.it

La tournée
11 – 15 gennaio BRESCIA Teatro Sociale
17 gennaio SAN MARINO Teatro Nuovo
19 – 22 gennaio TRIESTE Teatro Rossetti
24 gennaio – 5 febbraio TORINO Teatro Carignano
8 – 12 febbraio PADOVA Teatro Verdi
14 – 15 febbraio LUGANO Sala Teatro LAC
17 – 19 febbraio PAVIA Teatro Fraschini
21 – 26 febbraio BERGAMO Teatro Donizetti

Tutte le attività del Teatro Nazionale di Genova sono realizzate in partnership con il Ministero
della Cultura, il Comune di Genova, la Regione Liguria, a cui si affiancano la Fondazione
Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Leonardo,
ETT, Unipol Gruppo, Coop Liguria, Esaote, Assiteca, Cambiaso Risso Group, Trilogik,
SAAR, Rhea Vendors.

SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE
Ufficio stampa
Manuela Martinez
Mattia Scarsi