In attesa delle elezioni


L’idiozia degli anti-Draghiani sembra l’unica via…

L’idiozia degli anti-draghiani si può ricondurre, emblematicamente, all’obiezione su tre affermazioni di contenuto politico e comunicazionale fatte dall’ex-Presidente del Consiglio dei Ministri, ovviamente decontestualizzate per risultare più convincenti al popolo bue dei Signornò:

A1) Chi non si vaccina muore
A2) Se si spegne il condizionatore si può mantenere la pace.
A3) L’Italia ce la farà, qualsiasi forza politica vinca le elezioni.
È certo che si tratta di dichiarazioni approssimative, fatte per scopi di comunicazione alle masse, che hanno dalla loro maggiore significatività rispetto ad affermazioni opposte, che elenco:
B1) Chi si vaccina sopravvive
B2) Se si tiene acceso il condizionatore si dovrà affrontare una guerra
B3) L’ Italia ce la farà, solo se una specifica forza politica vincerà le elezioni.

Ed ecco emergere la valutazione: visto che le affermazioni in A. sopra sono false, Draghi è “L’uomo più sopravvalutato (politicamente) nella storia italiana”: ma quelle in B. sono ancora più false di quelle in A.!
Povero Mario Draghi…! Dopo 60 anni di fallimentare storia politica repubblicana, il fatto che sprovveduti senza memoria diano le colpe a lui, l’ultimo (in senso cronologico) arrivato, l’unico che ha fatto in questi pochi mesi strategia per il Paese (mai del tutto giusta ma nemmeno sbagliata, solo comunque necessaria…), in poco di più di un anno, con tra i piedi una epidemia, una guerra complessa, e i retaggi di decenni di malagestione, è proprio da poco intelligenti, peggiore espressione di spaghetti e mandolino!
Dagli intelligenti, poi, una posizione del genere proprio non la capisco: che sia per portare acqua ai non-garantiti meloniani? Ai ruspanti salviniani? All’astuto opportunismo berlusconiano? Alla crassa ignoranza storica e istituzionale degli ex e attuali M5S? Alle esagerazioni propagandistiche dei 4 gatti complottisti?
O che sia per paura del PD, una idra che si alimenta invece proprio dei deficit suddetti?
La verità non esiste in politica, è dinamica, e non è né A. né B. sopra: in particolare adesso che, a prescindere dall’Italia e dal “povero” Draghi, il mondo tutto è in un’era tri o quadri rivoluzionaria, una vera era diluviana (1. completamento della globalizzazione economica, 2. moltiplicazione dell’umanità, 3. mediatizzazione estrema e 4. emergere prepotente del femminile a cambiare gli equilibri organici della specie). Per di più, nessun Noè a disposizione in questo diluvio, nemmeno de noantri, nemmeno i… draghi.
Gli errori, che subdolamente (è un complimento!) vengono attribuiti a Mario Draghi, sono l’effetto di fare davvero politica (il meno peggio, rischiando…), dopo 60 anni di orrore, e inoltre per poco più di un solo annetto… E, se (se…) il risultato è orrendo, informo che non è altro che per orrore pregresso.
La medicina esiste, ma non cura in pochi semestri e non dipende da un semplice Presidente del Consiglio dei Ministri: qualche anno di serio lavoro per ricostruire la vera catena democratica (non il suo simulacro, la sua vera sostanza!) in Italia, che si è rotta perché ha ceduto uno dei suoi anelli, IL PARTITO POLITICO. Soggetto della rappresentanza, organizzazione di servizi, gancio col Paese Reale del Paese Legale, anima del Parlamento somma istituzione democratica e repubblicana: una cosa seria, non capibanda, fumetti o caricature o grotteschi richelieu, in gonnella o meno, ridotti a fare le tragicomiche a ferragosto, tanto sono stimati dal mondo… Portando con sé nel ludibrio il popolo italiano e il Belpaese.
Orgoglio, cari amici, chiudere le porte a questa lebbra politicoide, e costruire veri, nuovi, partiti politici!
Unico modo perché sopravviva l’Italia è che sopravviva la sua democrazia. In alternativa, sarà il caos e la sostanziale cancellazione (non trasformazione, anche se la venderanno così ai “Franza o Spagna purché se magna” nostrani) di 160 anni di Paese e Stato, con relativo patrimonio di oltre 100000 €. a famiglia italiana, pronto a passare in mano altrui, causa il debito pubblico.
La catena democratica è l’obiettivo base. E la sua ricostruzione con l’anello del Partito politico, nuovo e solido e costruito secondo una Legge, finalmente, che è ormai l’unica via. Nessun’altra possibilità.