Il Kriss nella cultura malese


Il Kriss o meglio Keris malese……fra esoterismo ed animismo
Per chi non è un cultore delle armi bianche , loro storia e tecnica costruttiva , il Kriss malese è un illustre sconosciuto. Nell’arcipelago Indonesiano ed in particolare nell’isola di Giava e Bali per contro, è un oggetto sacro oltre una arma di attacco e difesa . Il Kriss sembra abbia avuto origine a Giava nel XIV °secolo, ma altri studiosi della materia ne collocano l’origine intorno agli ultimi anni del X° secolo; altri ancora ne datano l’origine nel XIII° secolo . Comunque è opinione diffusa, che l’arma abbia avuto diffusione durante il regno di Majapahit (1294-14999). Tipica del Kriss è la forma ondulata della lama , che ricorda un serpente ,e questo in onore del dio serpente Naga . Del Kriss o Keris comunque esistono diverse varianti anche se alcune componenti dell’arma e sue caratteristiche riconducono i vari modelli ad una unica tipologia.
Diffuso in ogni isola dell’arcipelago nei secoli , fino ai giorni nostri è un importante elemento della cultura e della civiltà malese . Esoterismo e misticismo animistico ,si coniugano in questo bellissimo pugnale. Le popolazione che vivono su queste isole infatti , ritenevano ed ancor oggi ritengono che il Kriss abbia una sua anima e che esso conferisca al suo proprietario poteri soprannaturali . Pochi sanno che ,dopo la sua forgiatura ,veniva ed ancor oggi ,viene lasciato quasi a macerare in un impasto che annovera fra i suoi ingredienti cervello di serpente e/o di scorpione ;dopodiche il Kriss viene consacrato con complesse cerimonie e avendo acquisito una sua “ anima” può essere posseduto solo dal suo proprietario e dalla sua famiglia . Fatto ancor più singolare , è la contro cerimonia per liberarlo dal suo spirito nel caso in cui il Kriss veniva venduto o ceduto ad altri .Quando lo si estrae dal fodero , il suo proprietario deve sollevarlo in alto onde stabilire un contatto con gli antenati in modo da mantenere un collegamento fra vivi e morti . Almeno una volta per anno il Kriss viene lavato con l’arsenico , unto con oli profumato ed esposto alla adorazione e all’offertorio di incenso e fiori . Il Kriss per gli indonesiani ha quindi un anima che sprigiona energia e un magico potere, detto nella lingua locale Thuah inquadrantosi il tutto nel concetto animistico della cultura Dunque dal Kriss emana secondo la tradizione di questi popoli una potente e misteriosa energia che trovasi in ogni essere vivente tale credenza popolare Giavanese , ritiene che l’uomo sia in contatto con forze cosmiche che sarebbero in ogni cosa vivente . Il Kriss , si pensava , in particolare nell’isola di Bali, dove ancor oggi esistono sciamani e danzatori del serpente , proprio per i materiali utilizzati nella sua forgiatura e la sua specifica forma che fungesse da catalizzatore di energia . Come accennato il materiale con il quale si forgia la lama (wilah), ondulata ,con doppio filo e lunga fra i trenta e quaranta centimetri è il ferro meteoritico ed il ferro dolce . Questi ultimi sono battuti alla forgia fino al color rosso ciliegia e ribattuti più volte ,con il risultato di ottenere una lama dura ma flessibile caratterizzata da un ricco disegno damascato . L’utilizzo di un meteorite ( oggi si usa acciaio al Nickel) aveva un forte valore simbolicoo . Il meteorite infatti cade dal cielo sprofonda nel terreno che …. Lo custodisce come l’embrione nel seno di Madre Terra ; per questo motivo si riteneva che il Kriss in se abbia il potere del Cielo e della Terra
Il potere magico del Kriss o Keris secondo la cultura locale , non dipende solo dalla lama e dalla sua forma . Importanti sono l’impugnatura ed il fodero nel quale si custodisce l’arma. Il manico (Hulu Keris) nella gran parte dei casi è costruito da legni pregiati Paduk in genere ma anche corno ed avorio quest’ultimo ritenuto protettore di negative influenze . Il fodero (Sarung Keris) nei manufatti più preziosi poteva essere ricoperto da metallo nobile e non di rado di gemme preziose ;esso è composto dal Galar che accoglie la lama e dal Warangka dalla tipica forma a “Barca” che secondo alcuni invece ricorda l’orchidea Giavanese. L’impugnatura in genere sagomata sulla mano del proprietario, spesso era scolpita ed i soggetto poteva essere molteplice ; per esempio il Garuda l’aquila che cavalcava il Dio Visnu , Raksha demone dalle minacciose zanne , Ganesha il figlio di Shiva, Buta spirito del male . Sono posti tra impugnatura e lama un anello di metallo prezioso il Seklut ed infine il Mandak un piccolo manufatto in oro che a forma di coppa porta un foro ,per il codolo dell’arma
Il Kriss o più correttamente come dianzi dicevamo Keris, è un arma carica di simbologia al punto da essere sempre presente nell’abito tradizionale Indonesiano sia maschile che femminile ed è talmente importante che se si deve celebrare un matrimonio per procura , lo sposo può inviare il suo Keris e sarà come se egli steso fosse presente. Infine si sappia che a Giava e a Bali recidere il cordone ombellicale del nascituro con un Keris gli porterà benessere e fortuna per tutta la vita