Le recenti vittorie di Jannik Sinner


Che Jannik Sinner sia un fenomeno è fuori discussione. Unisce alle caratteristiche fisiche (un gioco di gambe straordinario) non comuni doti di tempra psicologica. L’una e l’altra qualità rare in un ragazzo di 22 anni.
Nativo di San Candido (Innichen) in Val Pusteria (Sud Tirolo) è perfettamente bilingue e padroneggia a meraviglia anche la lingua inglese.
Attualmente vive a Montecarlo ove ha agio di allenamenti adeguati.
Ha molti amici a Sesto di Pusteria (Sexten) dove ha passato gran parte della sua gioventù e dove abitualmente ha sciato e di tanto in tanto scia ancora. È molto unito alla famiglia, genitori, nonni, fratello.
Non lontano, sopra Brunico, Plan de Corones, paradiso per chi pratica gli sport invernali.
In età adolescenziale ha preferito il tennis allo sci, perché – dice – lo diverte di più ed il gesto atletico in gara è più prolungato. Lo slalom e la discesa libera infatti si concludono in pochi minuti, ed anche le lunghe attese sono all’ordine del giorno.
Scelta assai felice perché Sinner negli anni successivi ha scalato, nel tennis, le graduatorie del ranking internazionale.
Qualche indugio intorno ai 20 anni poi una crescita sorprendente e continua. Oggi è classificato come numero 3 al mondo, ma non sono esclusi ulteriori sviluppi. Lo precedono, al momento Djokovic e Alcaraz.
Il segreto di Sinner sta nel grande amore per questo sport. Non fa mistero, nelle sue interviste, di non veder l’ora di scendere in campo. E la gara in sé lo appaga del tutto. E ciò gli consente grande accuratezza anche negli allenamenti.
La sua spontaneità e sobrietà di spirito lo rendono simpatico e gli hanno procurato gli elogi persino del Presidente della Repubblica Mattarella.
In questi ultimi mesi ha conquistato risultati straordinari. Prima la vittoria a Melbourne negli Australian Open in finale contro il russo Medvedev sulla distanza di tre set. Poi la Coppa Davis contro gli australiani. Un traguardo che mancava in Italia da quasi cinquanta anni, cioè dai tempi dei grandi Panatta, Barazzutti, Bertolucci, Zugarelli. Un trofeo di assoluto prestigio ed una vittoria di squadra.
E poi il successo anche a Barcellona che gli ha consentito di superare Medvedev nel ranking. Djokovic pare ormai verso il tramonto, Alcaraz quest’anno ha avuto qualche pausa.
Mentre scriviamo sono in corso le partite di Indian Wells in America, dove Jannik si sta misurando con i campioni migliori al mondo. Un altro palcoscenico fra i più entusiasmanti.