L’Esercito Italiano a difesa dei beni del territorio


Il Comprensorio Militare di Persano, inserito nel territorio del Comune di Serre (SA), ha ereditato gran parte della originaria tenuta borbonica di Persano. Il re Carlo di Borbone, durante una sua breve permanenza, rimase colpito dalle bellezze del territorio che decise, dopo averla acquisita, di realizzare una Reale Casina di Caccia, incaricando prima l’ingegnere militare Giovanni Domenico Piana, originario di Ponna nel Ducato di Milano, che, dopo aver demolito completamente il vecchio edificio, ne costruì uno ex novo, successivamente rimaneggiato da Luigi Vanvitelli nel 1753, l’architetto della Reggia di Caserta. Nel 1741 Re Carlo di Napoli ordinò di incrociare stalloni turchi con fattrici locali. Nel 1761, il Re, divenuto Carlo III di Spagna inviò in allevamento a Persano, tre stalloni spagnoli (razza Persano). Nel corso degli anni il cavallo persano era diventato uno dei simboli del Regno Borbonico, oggi ne resta traccia nello stemma della provincia di Napoli dove è rappresentato in posizione rampante sovrastato da una corona.

Se abbiamo ancora la fortuna di avere tanta bellezza lo dobbiamo all’Esercito Italiano che, fin dall’unità d’Italia, presidia l’intera tenuta utilizzandola per gli addestramenti e, nel contempo, tutelandola con puntualità ed efficacia. Il Comprensorio Militare di Persano, con il suo Comandante Col. Augusto Gravante, che è stato uno dei fondamentali sostenitori per il ritorno dei cavalli di razza Persano, e gli altri prima di lui, ogni giorno con i propri uomini monitorizza il territorio e pone in atto quanto necessario per la sua corretta conservazione. La Real Casina di Caccia, annoverata tra le residenze dei Borboni, oggi sede del Comando del Reggimento Logistico “Garibaldi”, si presenta ancora maestosa a dominio della parte della pianura che guarda il massiccio degli Alburni. Il buon mantenimento è sicuramente merito dei nostri militari dell’Esercito Italiano. Impegno giornaliero e certosino, completato da un grande attaccamento a beni che rappresentano una grande e fondamentale parte del territorio. L’attuale comandante col. Enrico De Palo, certamente anche i tantissimi comandanti che lo hanno preceduto, hanno profuso con i propri militari un grande impegno sopra ogni aspettativa per preservare e conservare un così importante complesso monumentale. La popolazione e le Istituzioni sono grati e riconoscono l’alto valore di un opera che si è rivelata fondamentale per il raggiungimento di un così importante risultato orgoglio del nostro territorio. Grazie!