Un altro colpo per la povera Gretina


Alcune settimane or sono la British Royal Society ha pubblicato i risultati di un’analisi secondo cui la temperatura sulla Terra ha iniziato a salire ben prima dell’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera. Anzi, è proprio questa la ragione stessa dell’aumento di CO2, e non il contrario come suggeriscono i modelli climatici che negli ultimi anni hanno cercato di spiegare questo cambiamento epocale.
Citando il rapporto: “Tutte le prove dell’analisi suggeriscono una relazione a senso unico, potenzialmente causale, con la temperatura come causa e la CO2 come effetto” Gli scienziati sostengono fermamente che il cambiamento climatico non può essere attribuito solo al fattore umano. Vale a dire: le stesse conclusioni cui altri scienziati e vari premi Nobel da tempo stanno cercando di portare avanti nonostante il fuoco incrociato di media e ambientalisti politicizzati e ignoranti.
Inoltre il rapporto afferma che la teoria del cambiamento climatico dovuto all’uomo non spiega 4,5 miliardi di anni di mutamenti continui del clima del pianeta. Gli autori notano, tra l’altro, che le variazioni naturali di CO2 causate dall’aumento della temperatura sono tre volte superiori al 4% prodotto dall’uomo.
E’ un gran brutto colpo per Greta Thunberg e i suoi seguaci. Un colpo quasi mortale, se solo la gente imparasse che l’organo del pensiero, anche se inizia per C, non è il culo.
Thunberg in svedese significa “montagna elastica”, ed è proprio contro un muro di gomma che le persone raziocinanti si scontrano quando cercano di contestare le teorie ambientaliste farneticanti che vorrebbero il pianeta salvo solo se tutti avessimo un’auto a pile e mangiassimo solo erba.
Come già affermato in un precedente articolo, è ormai una moda consolidata quella di dare voce a teorie che non hanno alcuna ragione solida su cui fondarsi. Approfittando di ‘influencer’ facilmente manipolabili, i media (a loro volta mossi da abili e facoltosi burattinai) da anni cercano di inculcare nelle menti più deboli concetti di comodo per poi venderci auto elettriche e altre bazzecole simili.
Si sa che gli ‘influencer’, con o senza treccine bionde, con o senza uova di pasqua benefiche, non esisterebbero senza i ‘deficienter’ che invece sono numerosissimi e abboccano ad ogni esca, come ad esempio le culture vegetariane e vegane, le quali hanno radici simili a quelle delle auto ‘green’. Rispondono infatti anch’esse alla logica del cambiamento climatico indotto dall’umanità e vogliono pertanto convincerci che evitando di allevare bovini e quindi abolendo la carne dalle nostre mense eviteremmo la forte produzione di CO2 dovuta alle emissioni gassose del miliardo e 300 milioni di bovini esistenti sul pianeta. In realtà se sommassimo anche il miliardo di suini, i 2 miliardi e 700 milioni di ovini e caprini e i 12 miliardi di polli, galline e altro pollame potremmo risparmiare chissà quante tonnellate di anidride carbonica, a scapito però della salute dell’umanità che da sempre ha una dieta proteica in cui la carne ha la parte maggiore.
La stessa logica da un decennio sa forzandoci la mente per indurci ad acquistare auto elettriche che in realtà per ricevere la carica che le farà funzionare bruceranno più combustibile fossile di un camion. E tutto ciò per ingrassare pochi e rendere sempre maggiore il divario tra i pochi ricchissimi e le masse sempre più povere.
Come si può vedere, c’è sempre un perché, a volerlo cercare bene. Purtroppo la realtà a volte si presta a essere piegata e manipolata ad uso e consumo di alcuni e a grave discapito di tutti gli altri.
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Fonti:
https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rspa.2021.0836
https://www.mdpi.com/2413-4155/5/3/35