Osi e Kvara fanno ripartire il Napoli


La fase Mazzarri è partita, la cura del nuovo tecnico sta cominciando a dare i suoi frutti. Una sferzata d’energia è stata donata dal passaggio agli ottavi di finale di Champions League, ottenuto con il netto 2 a 0 contro lo Sporting Braga. Questo importante successo ha permesso ai campioni d’Italia di acquisire un po’ di autostima in più e riportare l’entusiasmo allo stadio partenopeo.
Messa quindi al sicuro la qualificazione in Champions il Napoli si immerge nuovamente nella corsa in campionato cercando di invertire la marcia e rientrare subito nelle prime quattro, obiettivo minimo stagionale. Al Maradona arriva il Cagliari di Ranieri reduce dalla pazza vittoria con il Sassuolo trovata nei minuti di recupero con il super gol di Pavoletti.
Questa caratteristica dei sardi a realizzare goal nell’extra time è un dato particolarmente allarmante per il Napoli che, in questa stagione, ha già subito ben 7 reti dall’ottantesimo in poi.
Insomma, cercare di ripartire contro il Cagliari non è impresa facile perché la squadra di Ranieri è insidiosa, non molla mai ed il Napoli non è più in condizione di sbagliare se vuole riaprire il discorso quarto posto.
Con molta fatica i partenopei realizzano la seconda vittoria consecutiva al Maradona, conquistano tre punti importanti davanti ai propri tifosi e interrompono il digiuno di vittorie in campionato. Una vittoria sofferta e complicata che riporta il Napoli in zona Champions League, in attesa di Bologna-Roma.
Come da copione il Napoli ha costantemente in mano il pallino del gioco, mentre il Cagliari si difende e spera in qualche ripartenza. La palla è quasi sempre nei piedi dei campioni d’Italia, ma la pressione costante non consente al Napoli di concretizzare le occasioni da gol. Il Cagliari punta tutto sul contropiede riuscendo a mettere in difficoltà la retroguardia dei padroni di casa. Tutto accade nella ripresa, Mazzarri mette dentro Mario Rui e la partita cambia. Il portoghese dimostra subito di essere un elemento decisivo negli schemi del Napoli. Infatti è proprio il portoghese che pennella sulla testa di Osimhen il pallone dell’1-0. Esplode di gioia il Maradona, che però viene gelato solo 3 minuti dopo quando Pavoletti anticipa Juan Jesus e pareggia. Il Napoli torna a spingere e decide la partita Kvaratskelia con il nigeriano che serve al georgiano il pallone del vantaggio definitivo.
Nonostante la vittoria sudata, il Napoli comincia ad avere una condizione atletica accettabile, anche se bisogna ancora registrare qualcosa nella fase difensiva. Adesso ai partenopei si chiede continuità di risultati e ripresa del gioco ad una squadra che non deve più affidarsi ai singoli talenti, ma mostrare di nuovo la giusta unione in campo.