Kissinger: è morto il signore del Primo Mondo


Con la morte di Henry Kissinger, avvenuta il 29 novembre 2023 all’età di 100 anni, si chiude un’era nella storia della geopolitica. Kissinger fu uno dei più influenti diplomatici del XX secolo, e il suo ruolo nella politica estera statunitense fu determinante per la definizione dell’ordine mondiale post-bellico.

Kissinger fu segretario di Stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e Gerald Ford, dal 1969 al 1977. In quel periodo, guidò la politica estera statunitense in un momento di grandi cambiamenti, come la fine della guerra del Vietnam, la distensione con l’Unione Sovietica e la normalizzazione dei rapporti con la Cina.

Kissinger fu un maestro della realpolitik, e la sua politica estera si basava sulla convinzione che la sicurezza nazionale degli Stati Uniti dovesse essere il principale obiettivo della politica estera americana. Per raggiungere questo obiettivo, Kissinger non esitava a usare tutti i mezzi necessari, anche quelli non convenzionali.

Le sue azioni furono spesso controverse, ma non c’è dubbio che Kissinger ebbe un impatto profondo sulla geopolitica mondiale. Fu uno dei principali artefici della distensione con l’Unione Sovietica, e contribuì a mantenere la pace durante la Guerra Fredda. Inoltre, fu il fautore della normalizzazione dei rapporti con la Cina, che ebbe un impatto significativo sull’equilibrio di potere globale.

La scomparsa di Kissinger segna la fine di un’epoca. Il mondo di oggi è molto diverso da quello in cui Kissinger operò, e le sfide che la geopolitica globale deve affrontare sono molto diverse. Tuttavia, l’eredità di Kissinger rimane intatta. La sua visione della politica estera, basata sulla realpolitik e sulla difesa degli interessi nazionali degli Stati Uniti, continuerà a influenzare la politica estera americana per molti anni a venire.

I cambiamenti che hanno reso impossibile il ritorno di un Kissinger

La morte di Kissinger segna anche la fine di un’era per il “Primo Mondo”. Il termine “Primo Mondo” fu coniato dopo la seconda guerra mondiale per indicare i paesi occidentali industrializzati, che erano alleati degli Stati Uniti durante la guerra fredda.

Kissinger fu un signore del Primo Mondo, e la sua politica estera era incentrata sulla difesa degli interessi di questo blocco. Tuttavia, il mondo è cambiato molto da allora. La caduta del muro di Berlino ha posto fine alla guerra fredda, e l’emergere di nuove potenze globali, come la Cina, ha reso il mondo più multipolare.

In questo nuovo contesto, è difficile immaginare che un leader come Kissinger possa avere lo stesso impatto di un tempo. Le sfide che la geopolitica globale deve affrontare sono molto diverse, e richiedono una visione più inclusiva e multilaterale.

Kissinger fu un uomo controverso, ma non c’è dubbio che fu una figura importante nella storia del XX secolo. La sua scomparsa segna la fine di un’era, ma la sua eredità continuerà a influenzare la politica estera globale per molti anni a venire.