Napoli, il Molo San Vincenzo futuro volano per la città


Il molo San Vincenzo è la lunga lingua foranea, da sempre inaccessibile alla popolazione e al turismo, che dall’epoca borbonica protegge il porto di Napoli. 

Un progetto del Comune di Napoli, condiviso da alcune Associazioni di promozione sociale come Human Weels, vuole restituirlo pienamente alla città.

La parola d’ordine è fare rete.


Il Viceré Conte di Olivares affidò nel 1596 a Domenico Fontana il progetto di ampliamento e sistemazione del porto col risultato che venne unito alla terraferma l’isolotto dove sorgeva la torre di San Vincenzo, costruita sotto Carlo d’Angiò come baluardo difensivo del Castel Nuovo. Nel 1836 Ferdinando II decretò l’allestimento di un porto militare e per proteggerlo meglio si stabilì la costruzione del molo San Vincenzo continuando l’operazione del Fontana.

Oggi il Molo San Vincenzo, che può costituire una risorsa strategica per contribuire al rilancio turistico ed economico della città di Napoli, è inaccessibile al pubblico (NDR: per raggiungerlo si deve attraversare un’area militare) ma il Sindaco di Napoli prof. ing. Gaetano Manfredi ha recentemente dichiarato: “Apriremo presto il Molo San Vincenzo ai cittadini”.

Insomma il Comune di Napoli, affiancato da alcuni sodalizi come Human Weels, The International Propellers Club e MAReA, ha in mente un grande progetto di rilancio e restituzione alla città di questa struttura che andrebbe a raccordarsi con l’importante lavoro già svolto sulla vicina stazione marittima e l’antistante terminal della metro a piazza Municipio.

In un workshop tenuto il 24 luglio scorso nel palazzo del Consiglio Comunale di Napoli in via Verdi, l’Assessore alle infrastrutture, mobilità e alla protezione civile con delega al mare prof. ing. Edoardo Cosenza e il Consigliere comunale Rosario Palumbo, hanno illustrato il possibile futuro per questa struttura, una passeggiata di ben 2 chilometri che si protende nella baia di Napoli, da cui si gode una visione straordinaria e inusuale della città partenopea.

Vista di Napoli dal Molo San Vincenzo

Il presidente dell’Associazione di promozione sociale Human Weels dott. Claudio Bevilacqua, presente al workshop, ha diffuso la seguente nota stampa:

Ringrazio l’Amministrazione comunale di Napoli in persona del Sindaco prof. G.Manfredi, dell’Ass.re con delega al mare Ing. E.Cosenza e del Consigliere Rosario Palumbo per l’opportunità a partecipare al tavolo “Napoli 2030: Il futuro del molo San Vincenzo” del 24 luglio u.s.
Le attività sino ad oggi realizzate testimoniano non solo l’alto profilo di professionalità al servizio della Città ma anche la straordinaria abilità a gestire uno dei grandi temi da sempre al centro di ogni precedente valutazione sulla “Risorsa Mare”: le sinergie positive tra livelli istituzionali.
Impressionante anche la visione di sistema sullo “snodo turistico” (linea metropolitana-parcheggio interrato-sottopassaggio pedonale) creato nell’area croceristica del Porto che si apre dalla Stazione Marittima rispettivamente verso Piazza del Municipio e la passeggiata sopraelevata che giunge fino ai giardinetti di Molosiglio per poi proseguire sul “versante esterno” del Molo San Vincenzo.
Visionaria l’idea di progetto sul belvedere della piattaforma dell’ex eliporto, che potrà offrire ai cittadini l’opportunità di apprezzare la Città natale da una prospettiva unica.
Con gli amici U.Masucci e A.Mastellone di The International Propellers Club e G.Varchetta di MAReA abbiamo valutato le smisurate potenzialità offerte dalla fruizione di parte del Molo San Vincenzo per assicurare il grande salto della Città verso il luxury tourism, dei connessi benefici economici per l’indotto, dei documenti strategici dell’ADSP Mar Tirreno Centrale sul turismo e la diportistica, del futuro dei Magazzini Generali, della necessità di un tavolo di lavoro per la selezione di opere cantierabili e finanziabili, della possibilità prospettica di valorizzare gli “arconi” interni al porto con la coordinata e strumentale presenza di associazioni ed attività commerciali garantendo, al contempo, la decongestione della pressione “movida” presente in altre zone della Città.
La complessità dell’opera non può non tenere conto di alcuni temi quali: sicurezza sui versanti esposti verso il mare aperto, ampiamente noti ai naviganti; presidio e manutenzione dei luoghi aperti a cittadini non esperti dei pericoli del mare; sversamento in mare di materiali legati alla presenza di movida; visione sulle politiche occupazionali; valorizzazione dell’antica Cultura del Mare” sulla scia della tradizione di marineria conservata e valorizzata in altri luoghi della Baia di Napoli; opportunità del volano economico “Risorsa Mare” in chiave di sostenibilità sociale, culturale ed ambientale.
Plaudo alla proposta del Consigliere Comunale R.Palumbo di guardare alla realizzazione del progetto sfruttando la nuova e più articolata forma di gestione dell’Ecomuseo del mare per esaltare le sinergie sistemiche tra realtà associative, produttive, commerciali, culturali, sportive, turistiche e professionali ed utilizzando un “Tavolo del Mare” per valutare le proposte dei soggetti coinvolti senza trascurare l’obiettivo di attrarre – come chiarito dall’Ass.re E.Cosenza – grandi investimenti per sostenere l’economia locale.

Human Wheels Aps
Il Presidente Claudio Bevilacqua

I lavori del workshop sono stati seguiti da Radio Vacanze, la voce del turismo, che ha raccolto alcune dichiarazioni dai protagonisti riportate nel video qui di seguito: