“Freedom for Russia” – I combattenti russi a fianco di Kiev


Stringendo un fucile d’assalto con entrambe le mani, una donna mascherata ha esortato le truppe del Cremlino a trasferire la loro lealtà a un’unità militare ucraina composta da cittadini russi, la legione “Freedom for Russia” (Свобода России).
“Dobbiamo tutti fermare la guerra insieme e portare la vera libertà in Russia”, ha detto la donna senza nome in un breve video che è stato pubblicato online ieri. “Il regime di Putin deve essere rovesciato. Smettila di tollerare il tiranno! Unisciti alla nostra legione”.
La legione Freedom for Russia (Libertà per la Russia) si è formata in Ucraina a marzo e si ritiene che tra i suoi ranghi vi siano centinaia di cittadini russi e bielorussi, comprese alcune truppe russe che hanno già disertato e sono passati allo schieramento ucraino.
La donna ha detto di essere entrata in Ucraina a maggio dopo che suo marito, un sergente russo, è stato ucciso per il suo rifiuto di condurre i suoi uomini “al massacro”. Ha detto che era stato ucciso a colpi di arma da fuoco da forze fedeli a Ramzan Kadyrov, il leader ceceno insediato dal Cremlino. “Sono qui per vendicarmi”, ha detto.
La legione “Libertà per la Russia” è stata formata con militari precedentemente appartenenti a un’unità dell’esercito russo (oltre 100 persone), che si è unita volontariamente alla parte ucraina. Il 27 febbraio 2022, secondo il comandante dell’unità, con l’aiuto del Servizio di sicurezza dell’Ucraina, sono passati alla parte ucraina per “proteggere gli ucraini dai veri fascisti e liberare la Russia”. Successivamente, ha invitato a tutti i suoi compatrioti, soldati dell’esercito di Putin, a unirsi alla legione, al fine di salvare il proprio popolo e il Paese “dall’umiliazione e dalla distruzione”.
I primi volontari della legione hanno iniziato l’addestramento preliminare individuale alla fine di marzo 2022. Fra i componenti della legione ci sono alcuni soldati russi catturati e anche dissidenti politici. Il 9 aprile 2022, nel proprio canale Telegram pubblicano un video che mostra i militanti della legione catturare soldati nemici delle forze russe nel Donbass, facendoli prigionieri di guerra ed esortandoli a unirsi alla legione.


L’11 giugno 2022 è stato reso noto che Igor Volobuyev, ex vicepresidente di Gazprombank, che ha lasciato la Russia durante lo scoppio dell’invasione, si è unito alla legione. Secondo le dichiarazioni di Oleksij Arestovyč, la legione starebbe già da allora segretamente lavorando nel territorio della Federazione Russa. Il 13 luglio, la Legione avrebbe dichiarato di essersi ritirata dal combattimento attivo, per “ripristinare le proprie capacità di combattimento”. Il 31 agosto la Legione, insieme all’Esercito Nazionale Repubblicano e al Corpo dei Volontari Russi, ha firmato a Irpin una dichiarazione di cooperazione chiamata per questo “Dichiarazione di Irpin”. Le organizzazioni hanno anche concordato di creare un’ala politica, per rappresentare i loro interessi e organizzare una politica di informazione congiunta, guidata da Ilya Ponomarev.
Alla fine di dicembre, un portavoce della Legione noto con lo pseudonimo di “Caesar” ha rilasciato un’intervista. Ha detto che la Legione aveva “diverse centinaia” di membri. Ha spiegato: “Non sto combattendo la mia patria. Sto combattendo contro il regime di Putin, contro il male… Non sono un traditore. Sono un vero patriota russo che pensa al futuro del mio Paese”. Ha delineato il processo di reclutamento dell’unità: “diversi cicli di interviste, test psicologici e persino un poligrafo”, prima di sottoporsi a due mesi di addestramento. Caesar ha affermato che, a partire dal dicembre 2022, la Legione operava sotto il comando ucraino e all’epoca era principalmente coinvolta nell’artiglieria e nella propaganda. Secondo quanto riferito, alcuni hanno combattuto nella battaglia di Bakhmut.
Pochi giorni fa la Legione e il Corpo dei volontari russi hanno lanciato un’incursione in Russia, nel distretto di Grayvoronsky, nell’oblast di Belgorod, affermando di mirare alla creazione di una zona smilitarizzata lungo il confine, al fine di fermare il fuoco dell’artiglieria russa contro l’Ucraina dal territorio russo.
I legionari stanno ingrossando le loro file giorno dopo giorno attraverso le defezioni di funzionari e le diserzioni di militari dai ranghi dell’esercito invasore. I loro proclami sono presenti sui social. E’ possibile seguire la loro attività sull’ashtag #Legion_Liberty dove si possono trovare anche molti filmati pubblicati sul loro canale YouTube che documentano quanto siano preparati e agguerriti questi patrioti russi, pronti a tutto pur di liberare la madrepatria dall’ingombrante presenza dell’uomo del Cremino. Il loro stemma è costituito da un pugno chiuso con la scritta in russo “Libertà per la Russia”.
La Legione ha emesso un comunicato su Telegram (https://t.me/legionoffreedom/88) che riportiamo qui sotto:
“Noi, legionari della legione “Libertà di Russia”, stiamo combattendo con le armi in mano per la libertà della Russia dal regime criminale.
Stiamo combattendo per i diritti dei russi: libertà di parola, riunione, movimento, libertà dell’individuo, per il diritto alla libertà. La libertà è qualcosa per cui siamo pronti a dare la nostra vita.
“Recentemente, la lettera latina L è diventata il simbolo della nostra legione. La parola Legione inizia con questa lettera. Ed è con questa lettera che inizia la parola, per il significato della quale siamo pronti a dare la nostra vita: Libertà (Свобода).
“Cari compatrioti, molti di voi non possono unirsi a noi, ma potete sempre sostenerci moralmente e rafforzare il nostro spirito e la fede nella nostra vittoria.
“Sostienici lasciando un’iscrizione a forma di lettera L in luoghi importanti in Russia e all’estero, scatta le tue foto con la lettera L, come nella nostra immagine, lascia gli hashtag #Legion_Liberty sulle tue pagine sui social network.
“Il regime deve vedere che ci sono milioni di noi russi che vogliono essere liberi, che esistiamo, che non possiamo essere uccisi. “L” – Libertà (Свобода). Per la Russia! Per la libertà!”
Per chiudere, un commento ironico: il saluto escogitato dai legionari con il braccio destro alzato e il sinistro piegato che tocca il gomito destro a formare la lettera “L” ricorda curiosamente l’italianissimo “gesto dell’ombrello”, che – se rivolto a Putin – ci sembra quanto mai appropriato!
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Fonti
https://t.me/legionoffreedom/88
#Legion_Liberty