Mamma: ho visto KVARADONA


Anticipo pomeridiano valido per la 26esima giornata di Serie A ieri al Maradona. All’arbitro lombardo, Andrea Colombo, il compito di dirigere il match Napoli-Atalanta.
Gli azzurri, dopo il passo falso della scorsa settimana contro la Lazio, sono protesi alla rivincita, soprattutto dopo la sconfitta dell’Inter ad opera dello Spezia. I ragazzi di Spalletti hanno di nuovo l’occasione di allungare il vantaggio sul secondo posto.
Anche statisticamente la sconfitta contro la Lazio ci può stare, l’importante adesso è affrontare la Dea, un’avversaria impicciosa, come se fosse una finale.
“Contro l’Atalanta sono sempre grandissime sfide dove il risultato te lo devi meritare per ottenerlo” – ha detto il tecnico Spalletti alla vigilia – e non a caso una partita contro Gasperini viene definita come “una seduta dal dentista”.
Per la delicata sfida, mentre Gasperini recupera Palomino, Scalvini, Zappacosta e Duvan Zapata, mister Spalletti dovrà fare a meno di Hirving Lozano a causa di un risentimento muscolare, e quindi in formazione trova posto Politano. Ottima occasione per mettersi in mostra e spuntare magari la convocazione di Mancini per la gara con l’Inghilterra e quella con Malta. Assente per la prima volta in stagione Meret per un problema al polso, a difendere la porta azzurra ci pensa Gollini.
Gasp contro Luciano. Due tecnici che hanno filosofie diverse: Gasperini ha fatto qualcosa di straordinario con l’Atalanta; Spalletti ha realizzato un vero capolavoro con il Napoli.
Partono forte i partenopei ma poco incisivi sotto porta. I bergamaschi si difendono con ordine e provano a ripartire.
Il Napoli pare meno brillante del solito, accusa un lieve calo fisico, e ci può stare, la palla non gira con la stessa velocità di prima. Termina a reti inviolate la prima frazione di gioco. I partenopei hanno fatto qualcosa in più in avanti senza rendersi però mai pericolosi. Serve più convinzione e si attende la giocata del singolo che la sblocchi.
Si apre il secondo tempo ed il Napoli ritrova smalto e classe: doppio dribbling di Politano, cross dal fondo e Osimhen pennella una rovesciata elegantissima che però Musso non lascia entrare in rete. Peccato sarebbe stato il gol dell’anno. Ma l’invenzione non tarda ad arrivare e la coppia Osi-Kvara confeziona il vantaggio Napoli. Su assist di Osimhen il georgiano fa uno slalom tra tre avversari e trova un tiro che batte Musso. Questo ragazzo è un fenomeno, concentra grandi qualità: freddezza sotto porta, velocità di gamba e di pensiero. La gara si riaccende e gli orobici ci provano con Muriel e Zapata. Ma al 77’ su calcio d’angolo un gran colpo di testa di Amir Rrahmani firma il raddoppio azzurro e mette fine alla pratica Atalanta. Complimenti a questo Napoli che torna a vincere meritatamente e complimenti a Gollini, sebbene entrato a freddo e all’ultimo momento sfodera una prestazione di livello con un paio di interventi decisivi. Buona la prima Pierluigi!
Il Maradona è una bolgia azzurra, si canta, si gioisce, si culla un sogno tricolore.
Adesso mente e cuore a mercoledì 15, quando all’arena di Fuorigrotta si presenterà l’Eintracht Francoforte per i 90 minuti che valgono l’accesso ai quarti Champions League.