Gioia e delusione nella stessa settimana


Quante emozioni si sono susseguite negli ultimi 7 giorni. Gioia, stupore, delusione. Ancora frastornati per la storica vittoria 5-1 sulla Juventus la macchina perfetta di Spalletti, mercoledì 18, si inceppa al Maradona, e il Napoli esce fuori dalla Coppa Italia, eliminato, dopo il 2-2 dei tempi regolamentari e supplementari, ai rigori dalla Cremonese al suo primo successo in stagione. Decisivo l’errore dal dischetto di Lobotka, ma non è l’unico ad aver sbagliato nella serata. Spalletti, per dare fiato ai titolarissimi, cambia 9/11 in campo prendendo, forse, troppo sotto gamba l’incontro con la Cenerentola del campionato. Fatto sta che gli azzurri dicono addio al primo obiettivo della stagione.
L’ultima giornata del girone di andata del campionato di serie A vede, nell’anticipo pomeridiano del Saturday match, il derby campano tra Salernitana e Napoli. La capolista si presenta all’Arechi senza Kvarastkhelia, non convocato per influenza, e senza Juan Jesus ma con una gran voglia di lasciarsi alle spalle l’indigesta eliminazione. Sulla panchina granata torna, dopo la cocente sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta (8-2), il tecnico Davide Nicola, esonerato e richiamato dalla dirigenza salernitana ad allenare la squadra in tempi record.
Osimhen suona la carica, ma la sua rete a metà del primo tempo è annullata per fuorigioco millimetrico, allora ci pensa il capitano Di Lorenzo a sbloccare la partita allo scadere dei minuti di recupero della prima frazione di gioco. Giovanni Di Lorenzo fa il rifinitore, assist ad Osimhen e marcatore, insomma in questa partita veste il ruolo di giocatore totale. Non è il Napoli brillante a cui siamo abituati ma fa la partita, gioca con calma e cerca il varco nella difesa salernitana arroccata dietro. Si apre la ripresa ed il Napoli raddoppia al 48’ con il nigeriano, che ormai viaggia con un gol a partita. Il resto della gara scorre in scioltezza con il Napoli che gestisce e domina con un solo intervento di Meret degno di nota.
Il Napoli chiude il girone d’andata col suo record di punti, 50 rispetto ai 48 di Sarri, cancellando le piccole ombre dell’imprevisto scivolone in Coppa Italia. 50 punti che valgono il titolo di campione d’inverno, un giro di boa che lascia ben sperare per il ritorno, a 12 lunghezze dal Milan, 13 dall’Inter e ben 28 dalla Juventus. I bianconeri nella giornata di venerdì hanno abbandonato la parte alta della classifica precipitando dal terzo posto al decimo a causa della clamorosa stangata, 15 punti di penalizzazione, inflitta della Corte di appello federale per il caso plusvalenze. Cambiano le prospettive, le speranze, gli scenari di questa stagione bianconera, ma forse anche il finale di qualche stagione precedente non è detto che non sia destinato a cambiare.