Campionato – Dove eravamo rimasti?


Riprende il campionato di serie A. Dopo la sosta mondiale il Napoli di Spalletti però non riparte e rimane là dove lo avevamo lasciato, a 41 punti in classifica. Proprio così, il 4 gennaio contro l’lnter, i partenopei a San Siro regalano 3 punti non solo ai nerazzurri ma a tutto il campionato. Nella sedicesima giornata, infatti, le dirette inseguitrici, Milan e Juventus, escono vincitrici dalle loro rispettive gare mentre gli azzurri rimangono fermi al nastro di partenza. La prima sconfitta di stagione intervenuta ad inizio anno e che interrompe la striscia di imbattibilità, non costituisce una novità per il Napoli. Prima o poi doveva succedere, ma se non rappresenta una tragedia deve comunque essere considerata un campanello d’allarme. E’ probabile che anche le precedenti sconfitte, rimediate nelle amichevoli disputate durante il periodo qatariano, forse, avrebbero dovuto dire qualcosa di più sullo stato di forma e mentale di questa squadra. Adesso però è il momento di fare qualche riflessione e rimettere la barra a dritta, perché nonostante tutto il Napoli è e rimane capolista con 5 lunghezze di vantaggio sul Milan e 7 sulla Juve al terzo posto.
I 90’ di San Siro non vanno ad intaccare il lavoro fatto finora, ma alcuni errori vanno senz’altro evitati. Non tutti i giocatori hanno dato il massimo e dovranno riprendere la condizione.
La storia ci insegna che nel 1987, successivamente alla vittoria dell’Argentina ai mondiali di Messico ’86, anche il Napoli di Maradona perse la prima partita dell’anno, ma poi sappiamo tutti come si concluse la stagione. A distanza di molti anni la storia si ripete: l’Argentina alza la Coppa del mondo e il Napoli perde la prima gara del nuovo anno.
Nessuna preoccupazione eccessiva, quindi, la squadra di Spalletti rimane in vetta al campionato con la consapevolezza che, passata la Befana, non sono ammessi più regali. Perciò, fin da subito testa alla prossima gara contro la Sampdoria al Maradona per riprendere la marcia verso l’obietto.
Il contributo di questa settimana non può terminare senza un pensiero per il campione Gianluca Vialli, scomparso prematuramente per un brutto male.

A pochi giorni dalla dipartita di Pelé e Mihajlovic un altro lutto si è abbattuto sul mondo del calcio e dello sport: a soli 58 anni si è spento a Londra l’ex attaccante lombardo di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea. Da anni era in cura per combattere un tumore al pancreas diagnosticatogli nel 2017. Dopo un periodo di tregua, l’ospite indesiderato è tornato con forza negli ultimi mesi del 2022, tanto da costringerlo a lasciare lo staff azzurro di Roberto Mancini. Con Vialli se ne va uno dei calciatori più iconici e vincenti del panorama italiano, ammirato e stimato in tutto il mondo, capace di andare oltre le bandiere e le appartenenze per farsi amare ovunque.
Per rendere omaggio a Gianluca Vialli la Sampdoria ha chiesto alla Lega Calcio di poter giocare con il lutto al braccio nella sfida in programma nel pomeriggio alle 18,00 contro il Napoli. Anche allo Stadium la Juventus giocherà indossando la fascia nera, mentre per ricordarlo la FIGC ha deciso che nelle gare del weekend sarà osservato un minuto di silenzio in sua memoria su tutti i campi da calcio.