
Senza l’Italia è una noia “Mondiale”
Questa sera si apre la giostra mondiale e, ahimè, anche a questo giro l’Italia non ci sarà. La Nazionale azzurra, l’Italia del bel calcio, dei campioni di Europa sarà la grande assente. Sono ormai 2 i Campionati del mondo che bigiamo purtroppo per colpa nostra. Un digiuno a cui il popolo italiano appassionato di calcio non è abituato. Per giunta questa kermesse, organizzata in Qatar, impone anche due mesi di stop al campionato di Serie A, insomma, un’astinenza forzata dura da digerire.
Il Mondiale di calcio 2022, che corrisponde alla 22esima edizione del torneo quadriennale della FIFA, atterra per la prima volta nella storia della manifestazione in un paese del Medio Oriente e precisamente nella regione del Golfo Persico..
Il torneo si svolgerà in Qatar dal 20 novembre al 18 dicembre 2022 e sarà l’ultima edizione del torneo a prevedere la partecipazione di sole 32 nazionali, poiché dal 2026 il mondiale verrà esteso a 48 squadre.
Si parte quindi il 20 novembre 2022: con la Cerimonia inaugurale cui seguirà la partita di apertura del Gruppo A (Qatar vs Ecuador).
Per la prima volta nella storia dei mondiali, la competizione non si disputerà nei mesi di giugno e luglio, come è avvenuto tradizionalmente, ma in quelli di novembre e dicembre, cioè nel periodo autunnale dell’emisfero boreale. Questa particolarità è dovuta al fatto che, svolgendosi il torneo in una zona molto calda, nel periodo estivo le temperature sarebbero state proibitive.
La nazionale campione in carica è la Francia, dopo aver vinto i precedenti campionati mondiali per 4-2 contro la Croazia.
La Coppa del Mondo è da sempre il più grande spettacolo del calcio e questa volta, in base al ranking FIFA, 8 sono le nazioni teste di serie dei gironi. Oltre al Qatar, paese ospitante, ci saranno: Brasile, Belgio, Francia, Argentina, Inghilterra, Spagna e Portogallo. Sul palcoscenico dell’evento tanto atteso le stelle più note come Cristiano Ronaldo, Leo Messi, Kylian Mbappé, Paul Pogba, Neymar e Harry Kane sono pronte ad accendersi in attesa di qualche altro astro nascente prossimo a brillare.
La mascotte ufficiale del Mondiale è La’eeb, una parola araba che significa “giocatore super esperto”. La mascotte dovrebbe incoraggiare tutti a credere in se stessi portando la gioia del calcio a tutti.
Lo stato ospitante ha messo a disposizione ben 8 stadi stratosferici diversi. Una colossale organizzazione per la realizzazione, in tempi record, non solo di campi di gioco futuristici, ma anche di grattacieli, resort di lusso ed isole artificiali necessari ad accogliere il pubblico. Un investimento che non ha eguali, basti pensare che per la finale del torneo è stata costruita appositamente una città.
Tutto questo farebbe pensare ad un’economia progredita e lungimirante, ispirata a modelli avanzati quanto a tecnologia e civiltà, invece, purtroppo in questi luoghi vige ancora il sistema della kafala, per il quale i lavoratori sono in una condizione quasi di schiavitù subendo, talvolta, violenze e soprusi.
D’altra parte è tristemente risaputo che in Qatar la tutela dei diritti civili non è considerata una priorità. Più dei diritti umani, in questa parte del mondo, si elencano i divieti che vanno dall’omosessualità, proibita in quanto considerata un problema mentale, al divieto di manifestare affetto in pubblico. Per non parlare della mancanza di rispetto per l’uguaglianza di genere e delle altre limitazioni, meno gravi, come consumare bevande alcooliche in pubblico o mangiare carne di maiale.
A questo punto non ci resta che augurare un buon mondiale a tutti e se decideste di recarvi in Qatar, niente birra e salsicce.