“Educarsi alla disabilità”, l’interessante saggio di Rosario Rito


Nell’opera “Educarsi alla disabilità” di Rosario Rito si offre una sincera riflessione sulla disabilità, e sui rapporti tra gli uomini in generale. L’autore è affetto da paresi spastica a causa di un’errata manovra con il forcipe durante il parto; la sua condizione, vissuta con coraggio, l’ha spinto a compiere un percorso di consapevolezza e di conoscenza, per divulgare poi la sua saggezza nelle sue opere, in cui insegna a guardare alla disabilità con altri occhi. Ciò che conta per l’autore è l’Essere, la parte interiore di noi, che ci rende simili agli altri; inoltre, «ogni bambino che nasce, sin dal primo attimo della sua venuta al mondo, è e sarà fino alla fine dei suoi giorni una sensibilità che cresce». Tale sensibilità, che unisce tutti, è la chiave per entrare in contatto con gli altri, e per calarsi dentro l’esistenza di un proprio simile per comprenderne i sentimenti – «E se la compenetrazione riguarda una persona spesso vista come diversa dalla presunta normalità, ci si renderà finalmente conto di quanto sia stato errato il concetto stesso di normalità». L’autore usa parole forti ma necessarie per far aprire gli occhi a chi è ancora convinto che la disabilità sia un problema o che i disabili non siano utili alla società; è proprio l’opposto in realtà, perché con la loro lotta quotidiana e con la loro forza interiore sono un esempio per chi invece non è in grado di apprezzare il dono della vita. Come infatti si afferma nella presentazione all’opera: «Le parti che meritano particolare attenzione e che inducono molto alla riflessione sono quelle in cui l’autore, insistendo sulla necessità di cogliere il grande valore della vita e della comunicazione tra gli uomini, riesce a dare un messaggio essenziale e autentico a quanti spesso, pur godendo di tutto, non riescono a trovare la forza di vivere e a dare un senso alla propria esistenza». Rosario Rito punta l‘attenzione sul difficile compito dei genitori dei figli disabili: egli cerca di spiegare il perché non sia giusto segregarli in casa con la scusa di proteggerli dal cattivo mondo esterno; il disabile ha una sensibilità spiccata e ha bisogno d’amore, e può trovarlo solo condividendo la sua vita in mezzo agli altri – «Se l’uomo non emargina il disabile e se lo stesso disabile acquista consapevolezza della sua non diversità, bensì del suo essere identico all’altro nell’Essere, la sua vita può conservare l’alto significato che ha e assumere un ruolo fondamentale nel contesto sociale».

Genere: Saggio/Società
Pagine: 111
Prezzo: 9,99 €

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Fonte:
Francesco Lavorino
Addetto Stampa Il Taccuino Ufficio Stampa