La nuova fisica del Ministro Luciana Lamorgese


Grazie al Ministro degli Interni nuove verità prendono corpo in campo scientifico.
Luciana Lamorgese in lizza per il prossimo Nobel o sceneggiatrice da Oscar?

Lo confessiamo, eravamo rimasti indietro. Fissi come muli su libri polverosi dei tempi dell’Università, non ci siamo accorti che la Fisica va avanti, galoppa come un purosangue coi tafani al culo e fa strame di teorie ormai vecchie e superate. Newton, ad esempio, chi lo conosce più? Già il buon Einstein gli aveva giocato una bella briscola, Plank lo aveva superato e Hawking aveva aggiunto il carico da undici. Oggi la balla della mela è buona solo per i preti che ci narrano la Genesi o per il fruttivendolo di Campo dÈ Fiori che come un giocoliere fa giostrare la frutta tra le mani.
E che dire di quel pirla di Marconi? Il genio italiano è ormai pressoché dimenticato, superato da comunicazioni ultraveloci su smartphone da fantascienza. Il fatto che dietro a tutto ci sia comunque la cara vecchia radio non importa ormai a nessuno, tutti presi a chattare in simultanea su tre o quattro social diversi, interrotti dagli spot di scatole craniche vuote, ricoperte da biondi capelli, che sfoggiano mariti tatuati.
Non ci siamo nemmeno accorti che il progresso ha fatto passi da gigante anche nell’arte mineraria: avvezzi solo alle gallerie nere di carbone del Sulcis, nella nostra aberrante cecità non abbiamo capito che intorno a noi (sotto di noi, veramente) stavano accadendo cose strabilianti. È stato un altro cervello supremo, quello dell’allora Ministra Gelmini, a fornirci la Rivelazione: un tunnel di circa 730 km era stato scavato da Ginevra al Gran Sasso per far passare un fascio di neutrini! E siccome essi erano “un fascio”, non potevano che essere dei grandi ignoranti, tanto da non sapere che – essendo privi di massa – avrebbero potuto tranquillamente attraversare l’intera Terra senza incontrare ostacoli.
Noi invece siamo rimasti ancorati a vecchi retaggi del passato, a credenze ormai obsolete, come quella che un poliziotto è un poliziotto e un delinquente è un delinquente. È pur vero che ci sono poliziotti corrotti e delinquenti pentiti, ma in linea di principio i ruoli sono sempre stati ben definiti. Invece oggi tutto è cambiato; ce lo ha fatto scoprire quella mente illuminata che siede sullo scranno più alto del Ministero degli Interni: l’avv. Luciana Lamorgese. È stata lei ad aprirci la mente, a far luce nei nostri cervelli obnubilati, facendoci sapere (nel corso dell’audizione del 19 ottobre scorso alla Camera) che nelle forze di Polizia ci sono anche scienziati dotati di poteri al limite del paranormale, tanto da riuscire a misurare la forza ondulatoria di un veicolo semplicemente appoggiandovisi contro!
Lo sappiamo, è dura da digerire per i nostri piccoli cervelli. D’altra parte ci sarà ben un motivo se al governo non ci siamo noi ma delle menti pensanti superiori. Se comunque siete scettici e volete una prova di quanto detto, è sufficiente visionare sul sito del ministero o su YouTube il filmato dell’audizione alla camera del 19 ottobre scorso. Poco importa se erano ormai passati dieci giorni dai fatti di Roma, e meno ancora importa se negli interventi che seguono la dotta spiegazione è stata tagliata proprio la replica di quella fascista della Meloni. Ciò che conta davvero è che la nuova Fisica è ormai entrata nelle nostre case.
È veramente incredibile: un povero diavolo studia come un disperato per anni e anni per prendere una laurea e imparare – con fatica – a misurare correttamente le grandezze fisiche, e poi ti arriva un tipo in maglietta grigia che in quattro e quattr’otto ti disbriga la legge del pendolo che a confronto Foucault era una mezzasega! E senza l’aiuto di scomode celle di carico o ingombranti dinamometri, torsiometri e altri chilometri di boiate dell’antica!
Dobbiamo ammetterlo: siamo amareggiati dalla nostra stessa ignorante e insipida natura e plaudiamo alla Ministra (non si offende se la chiamo così, vero Prefetto?) che ha aperto uno spiraglio nelle nostre intorpidite meningi da cui finalmente un po’ di luce riesce a filtrare. La stessa luce che ci ha permesso di vedere la comunanza del luogo che diede i natali a Lei e al suo collega alla Salute.
E allora, grazie all’illuminazione appena ricevuta, riusciamo a comprendere – quale lampo nel buio cielo del nostro povero intelletto – un’altra fondamentale verità, un’ingiustizia che oggi grida vendetta al cospetto dell’ONU: avrebbe dovuto essere Potenza e non Matera (città di per sé meravigliosa, ricca di storia e di piacevolissimi esseri umani) ad essere nominata – grazie a questi due campioni di intelligenza e proprio nell’anno del Covid – Capitale Europea della Cultura!

Fonti:
www.youtube.it: Verbale della seduta della Camera dei Deputati del 19/10/2021
www.interno.gov