Cheste so’ cose ‘e pazze: riparte il teatro a Napoli con Tiziana Laltrelli


Dopo la forzata pausa causata dalla pandemia di Covid-19, le compagnie teatrali napoletane provano a ripartire.

Lo fa, a Napoli, la compagnia della registra ed autrice Tiziana Laltrelli con la commedia “Cheste so’ cose ‘e pazze” andata in scena per la prima al Teatro Piccolo di Fuorigrotta (Napoli) venerdì scorso 22 ottobre.

Si tratta, come dice la stessa Laltrelli, di una commedia che risulta “una miscellanea di equivoci conditi dalla consueta ironia partenopea”.

La morte di Peppino, padre moralmente assente dalle vicende della sua famiglia, fa riunire i parenti più stretti per l’apertura del testamento del caro estinto.

La moglie, la vecchia bisbetica madre, un’altezzosa sorella contessa divenuta nobile per matrimonio di convenienza, i figli coi rispettivi improbabili consorti e fidanzati, un’onnipresente pettegola portinaia del palazzo, il maggiordomo col vecchio padre (a suo tempo servitore nella stessa casa), un’invadente zitella dall’aspetto dimesso e, addirittura, San Pietro, che si esprime citando a go-go massime filosofiche in latino (perle di saggezza spicciola prontamente tradotte – talvolta gustosamente in dialetto – dalla saccente madre del defunto), si avvicendano nella sala da pranzo della casa dando vita ad esilaranti siparietti, talvolta a recitazioni maggiormente drammatiche, in attesa dell’apertura del testamento a cura del notaio di fiducia.

Ma l’anima di Peppino è ben lungi dall’essere andata all’al di là e aleggia non vista, inspiegabilmente se non dalla madre, tra parenti e convenuti.

Finalmente liberi dalla ingombrante ed inibente presenza terrena della buonanima tutti fanno “coming-out” mostrando la loro vera natura, rilevando inconfessabili desideri a lungo repressi e i più reconditi sentimenti.

Peppino, uomo che era stato padre severo e distaccato, teso solo ad accumulare denaro e proprietà, scopre così tutti gli altarini della sua famiglia che non aveva colto in vita preso, com’era, a rincorrere la ricchezza materiale.

Ma sarà veramente così che stanno le cose?

Le emozioni, suggerisce l’autrice e regista, valgono sia per i vivi che per i morti e la morte non è la fine di tutto.

Il finale sorprenderà gli spettatori e lo stesso attonito Peppino.

La commedia, che alla prima ha registrato il tutto esaurito strappando numerosi applausi dal pubblico presente, è stata replicata ieri sera (NDR: sabato 23 ottobre) riscuotendo pari successo in termini di botteghino ed apprezzamenti e sarà nuovamente in scena oggi al Teatro Piccolo con inizio alle ore 18.00.