Calvizzano (NA) via Pertini: l’ipotesi dei dissuasori per contrastare i pirati della strada apre il confronto tra diverse scuole di pensiero


L’altra velocità sulle strade, è notorio, causa ogni anno numerosi incidenti. Si tratta di un cattivo comportamento di alcuni conducenti, fortunatamente statisticamente una minoranza, che così facendo rendono insicure le strade.
Anche a Calvizzano il problema esiste e, ad esempio, si è recentemente evidenziata la pericolosità dell’asse viario costituito dalla via Sandro Pertini, un lungo rettilineo nel cuore della piccola cittadina a nord di Napoli che alcuni scellerati conducenti di automezzi percorrono a velocità palesemente fuori codice stradale.
Come risolvere per il meglio il problema, però, è ancora tutto da definire e la questione è divenuta il terreno di confronto tra almeno due diverse filosifie di intervento.
Se da un lato c’è Legalità Possibile, col suo Presidente Gennaro Ricciardiello, che coi consiglieri Pisani e Bianco propognono al Comune di installare dissuasori (NDR: i dossi), se consentito dalle norme vigenti a seguito di valutazione delle caratteristiche della via in questione (ad onor di cronaca sono gli stessi proponenti che si pongono il problema della effettiva liceità), al fine di limitare le velleità velocistiche di chi scambia la pubblica via per una pista di formula uno, dall’altra parte risponde l’Associazione Futura, tramite il suo Segretario Giuseppe Anatrella, che ventila l’installazione di telecamere e rilevatori di velocità per multare solo chi, effettivamente, trasgredisce il Codice stradale, senza peraltro causare un rallentamento generale della circolazione con inevitabili disagi a tutti i veicoli che percorrono la via Sandro Pertini rispettosi della velocità massima consentita e, cosa ancora più importante, senza creare intralcio ai mezzi di soccorso come autoambulanze e camion dei Vigili del Fuoco.
Ad una prima lettura le due proposte, apparse su calvizzanonet.blogspot.com, sembrano entrambe legittime ma tra esse traspare una sostanziale differenza filosofica di fondo.
Difatti mentre la prima andrebbe nel senso di incidere, indiscriminatamente, su tutti i cittadini che transitano per la via Pertini, la seconda propone di focalizzare l’azione del comune, con l’indispensabile concorso della Polizia locale, al fine di individuare e sanzionare solo i trasgressori, rifiutando il principio di un provvedimento generalista e poco selettivo come sarebbero in effetti i dossi.
Si tratta, a ben vedere, di una differenza di principio non da poco, come può essere la filosofia di qualunque provvedimento di repressione generalizzata e indiscriminata in raffronto a interventi sanzionatori mirati, che hanno valenza anche e soprattutto di rieducazione, poiché rivolti nei confronti dei trasgressori. Che poi questi ultimi diano le generalità di anziane mamme, zie e nonne, quando alla guida erano invece figli e nipoti, la questione riguarda i solo la parte della sanzione inerente la patente a punti ma non incide anche sulla sanzione pecuniaria che continuerebbe a produrre gli effetti repressivi e dissuasivi sugli effettivi pirati della strada.
Ciò senza neppure considerare, cosa che non appare né secondaria né di poco conto, che nel primo caso il comune dovrà destinare un certo budget per la realizzazione dei dossi e per la loro manutenzione successiva, mentre nel secondo caso il costo dell’installazione e manutenzione di telecamere e autovelox sarebbe ammortizzato dai proventi delle contravvenzioni elevate a chi ha il piede pesante sull’acceleratore.
Alla controproposta del Movimento Futura il consigliere Pisani ha replicato, volendo dare giustificazione e rinnovato sostegno alla proposta di Legalità Possibile fatta propria, quasi sottolineando come a Calvizzano sia diffuso il malcostume della pirateria stradale e ribadendo, in buona sostanza, la necessarietà dell’installazione dei dossi, casomai declinati nell’accezione moderna delle bande ottiche (ma, seguendo lo stesso ragionamento di Pisani … servirebbero?), partendo dalla considerazione che “gli incivili che guidano tengono più agli ammortizzatori delle loro auto che all’elevazione di un verbale”.
Sicuramente la soluzione proposta da Legalità Possibile e dai consiglieri Pisani e Bianco è quella che appare più sbrigativa ma é anche quella che affronta il problema nella maniera più superficialmente semplicistica, curando il sintomo e non la causa del male, un po’ come dire che siccome qualcuno ruba è meglio sprangare porte e finestre delle case delle persone perbene, finendo per incarcerare queste ultime a casa propria piuttosto che i pochi veri ladri in galera.
Non si capisce, poi, l’incipit della replica del consigliere, quasi a voler zittire un’Associazione che si propone proprio di interloquire con l’amministrazione locale per il buon governo del territorio, quando asserisce che “non sia necessario esporsi su ogni argomento altrimenti si rischia di apparire approssimativi”. Sinceramente non ce lo aspettavamo da un consigliere comunale, in un’ottica di dialettica democratica, esordire irridendo l’interlocutore.
Il quadro di Calvizzano che dipinge Pisani, pur di sostenere la tesi é, in effetti, davvero poco edificante nei confronti di buona parte degli stessi calvizzanesi. Ma davvero Pisani ritiene, ci chiediamo, che a Calvizzano sfrecciano a 120 km/h così tante automobili con la targa contraffatta sotto al naso imbelle della Polizia locale? Davvero le Forze dell’Ordine, per il consigliere, sono così inerte e incapaci che si possono vandalizzare impunemente telecamere e autovelox senza mai individuare e arrestare nessuno per danneggiamento, addirittura su un asse viario di primaria importanza come via Pertini pertanto sicuramente continuamente battuto dalle FF.OO.? Al contrario di quanto sembra sostenere Pisani sembra invece più logico e ammissibile ritenere che a Calvizzano non ci sia né più né meno che la medesima percentuale di criminali della strada e di vandali come in altre zone difficili d’Italia. Un fenomeno che, per quanto sicuramente esistente e preoccupante, interessa certamente una assoluta minoranza di cittadini calvizzanesi e che va attivamente contrastato in modo mirato e non fatto passivamente subire dalla stragrande maggioranza perbene prevedendo filo spinato e cavalli di Frisia per tutti.
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Riferimenti:
https://calvizzanonet.blogspot.com/2021/10/calvizzano-movimento-futura-lodevole.html
https://calvizzanonet.blogspot.com/2021/10/calvizzano-installazione-dissuasori-in.html