La giornata della Terra tra appelli e incentivi


Giovedì 22 aprile si è celebrata la giornata della Terra. Non potevo non scrivere qualcosa in merito.Non tormenterò con numeri da bollettino di guerra relativamente ai vari disastri ecologici a cui,ahimè, stiamo andando incontro (a questo stanno già pensando egregiamente altri), bensì farò una cosa più astuta: intendo dare un incentivo a rivalutare l’idea di un giardino o una terrazza adibita a verde. Intendo accennare a un bonus che permetterebbe, nel tempo, di recuperare qualche soldo,mentre il guadagno sotto il profilo del benessere è sicuramente assicurato.Negli ultimi tempi si sente un gran parlare di Superbonus 110%, tuttavia esistono altri bonus a cui i cittadini possono accedere e uno tra questi è il Bonus Verde. Questo bonus costituisce un’interessante manovra.
Spesso il giardino risulta essere la parte della casa meno valorizzata, un po’ perchè si tende a privilegiare gli spazi interni della nostra abitazione e un po’ per la credenza comune secondo cui sarebbe vivibile solo in alcuni periodi dell’anno. Entrando più nel dettaglio tale agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per gli anni 2020 e 2021 relativamente ad alcune tipologie di interventi. Possono essere portate in detrazione le spese relative alla “sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti d’irrigazione e realizzazione pozzi” oltre a “realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili”(fonte sito Agenzia delle Entrate). La detrazione massima è di €1800 (cioè il 36% dell’importo massimo di €5000) per immobile (quindi anche la seconda casa rientrerebbe) e va ripartita in dieci rate annuali costanti (dunque dieci rate da €180 ciascuna). Sono ricomprese anche le spese di progettazione e di manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Il pagamento non avviene con bonifico specifico ma è sufficiente che siano utilizzati strumenti che consentano la tracciabilità delle operazioni, pertanto, un semplice bonifico bancario o postale, è valido. Chi ha sostenuto tali spese deve possedere o detenere (quindi si estendere agli inquilini e comodatari) l’immobile oggetto di tali interventi sulla base di un titolo idoneo, inoltre l’immobile ,necessariamente, deve essere adibito ad abitazione, dunque non beneficiano di tale bonus gli uffici e i negozi; tuttavia per gli edifici ad uso promiscuo (abitazione che sia allo stesso tempo ufficio) la detrazione si riduce della metà. Il bonus è applicabile anche per le spese sostenute negli edifici condominiali sulle parti comuni anche qui con un tetto massimo di €5000 ad unità immobiliare ad uso abitativo, pertanto, il singolo condomino può richiedere la detrazione “nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi” (sito Agenzia Entrate). Non rientrano nel beneficio, invece, le spese sostenute per la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti a cui non siano stati apportati alcune innovazioni o modificazioni (come quelle sopra elencate) e i lavori in economia. Potrebbero sembrare somme esigue ma se opportunamente
valutate, magari con l’aiuto di un professionista (la cui notula rientra tra le spese detraibili) è verosimile riuscire a recuperare la stragrande maggioranza dei costi sostenuti. Nemmeno il dato temporale dei dieci anni dovrebbe scoraggiare perché, tutto sommato, trascorrono rapidamente; basta osservare con che velocità i nostri figli si fanno grandi. Inoltre vi è l’indubbio vantaggio rappresentato dalla creazione di zone verdi. Sottrarre alla cementificazione sempre maggiori spazi(quindi attuare un processo inverso) per restituirli alla Terra: quale regalo migliore di questo può esistere per noi e per le future generazioni? Se foste scettici verso questo Bonus non importa è, invece, essenziale e di vitale importanza che prendiate coscienza della evoluzione, o regressione, verso uno stile di vita più armonioso. Le mie parole mielose potrebbero infastidire, ne sono consapevole, ma invito ciascuno di voi ad ammirare un meraviglioso panorama naturale e a fare attenzione alle emozioni che questo vi suscita, successivamente chiedetevi se aveste veramente intenzione di rinunciare a questo miracolo e al benessere che vi provoca il solo osservarlo. Se il bonus non fa per voi non importa, ripeto, ma non rinunciate a preservare il verde.