COVID-19: sport e alimentazione per chi resta a casa


Prof. Monda: “Attualmente qualsiasi tipo di attività motoria fatta all’aperto è vietata. Va praticata esclusivamente in casa. Lo ripeto con forza e lo premetto a ogni discorso”.

Il medico non vuol sentire ragioni. Vista la situazione storica, qualsiasi domanda gli si rivolga parte necessariamente dall’invito deciso e ribadito con forza a non lasciare le mura domestiche, se non quando strettamente necessario. Insomma, non è tempo per la corsetta al parco. Il pericolo di ritrovarsi con una forma fisica da pachiderma, però, è da allarme rosso. Come si può reagire e non farsi ammaliare dal dolce canto delle sirene travestite da divano o da TV? Fornisce alcune indicazioni il prof. Marcellino Monda (NDR: in foto), Ordinario di Fisiologia e Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia con sede a Caserta dell’Università Vanvitelli, Ateneo nel quale ricopre anche il ruolo di Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport.

E’ bene mettere in atto dei programmi di attività che prevedono una quota di esercizi aerobici, tipo la cyclette, e una quota di esercizi pensati per aumentare il tono muscolare e la potenza, come il sollevamento pesi”. Guai a farsi prendere dall’entusiasmo e passare d’un tratto da Fantozzi a Schwarzenegger: “va tutto riferito al grado di allenamento che si aveva prima di questa situazione. Non è che perché si è chiusi in casa, ci si mette due ore a pedalare o a sollevare pesi eccessivi pur partendo da zero. Farebbe più male che bene”.

Per i meno allenati, consigliati “gli esercizi che aumentano l’elasticità delle articolazioni, tipo il pilates o similari”.

Muoversi, però, non basta. Il primo accorgimento da adottare è a tavola: “occorre seguire un’adeguata alimentazione. Stando in casa abbiamo ridotto la spesa energetica, quindi bisogna diminuire in modo proporzionale l’introduzione delle calorie mantenendo la proporzione classica delle diete salutari: 50-60% di carboidrati, 15% di proteine e il rimanente di grassi. Una dieta da duemila calo- rie che prima andava bene adesso deve essere ridotta di un 20-25%”.

Ritornando agli esercizi da realizzare in casa, aumentano le lezioni in rete. Vanno bene? “Come tutto ciò che è on-line, bisogna scegliere il sito giusto e le persone che siano esperte”.

A proposito di on-line, in teledidattica la Vanvitelli sta tenendo lezioni, esami, tesi di laurea. Come va l’esperienza? “È possibile mettere in campo quello che l’Ateneo sta realizzando perché c’è sempre stata, e oggi si vede ancora di più, una grande sinergia tra il personale docente e quello tecnico amministrativo, che in questi giorni ha dimostrato grande esperienza e dedizione al lavoro. Molti stanno lavorando anche dodici ore al giorno, impegnandosi perfino il sabato e la domenica. A loro va un plauso grandissimo. Mando pure un abbraccio virtuale a tutti i colleghi che stanno dando il meglio per portare avanti quanto più possibile il vessillo della Vanvitelli”.
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NDR:
Articolo apparso su Ateneapoli n.6-2020 e riproposto con l’autorizzazione del Prof. Monda