Ciclismo – Addio a Felice Gimondi


Venerdì un grande o meglio un grandissimo dello sport italiano ci ha lasciato. All’età di 76 anni a causa di un infarto, che lo ha stroncato mentre era in vacanza, Felice Gimondi se ne è andato.
Professionista dal 1965 al 1979 è a pieno merito uno dei sette grandi di tutti i tempi, infatti solo sette corridori posso fregiarsi di aver vinto nella loro carriera tutti e tre i grandi giri. Gimondi vinse il Giro d’Italia nel 1967, 1969 e 1976 il Tour de France nel 1965 alla sua prima partecipazione e alla sua prima annata da professionista (dopo di lui abbiamo dovuto aspettare Pantani nel 1998 e Nibali nel 2014 per vedere un italiano trionfare sui Campi Elisi e la Vuelta nel 1968. Vincitore del mondiale nel 1973 , vinto in volata prprio su Eddie Merckx, ha praticamente vinto tutto. In totale 118 gare.
Epici sono stati i duelli che hanno infiammato le prime gare trasmesse in Tv in Italia con il rivale di sempre Eddie Merckx, irraggiungibile, insuperabile che con il nostro ha posto in essere duelli epici, relegandolo spesso al secondo posto, e quando a Gimondi lo si definiva eterno secondo, lui si inalberava e lottava contro quella affermazione quasi a voler sottolineare che lui era un campione vero, unico, che solo uno sport di sacrificio estremo come il ciclismo ci poteva regalare.
Un simpatico aneddoto sulla carriera del campione italiano e sulla sua qualità ci ricorda che Felice Gimondi, non volle indossare la maglia rosa, quando a Merckx la tolsero per un problema di doping.
Gli eterni rivali poi sono diventati amici ed uniti in modo indelebile nel ricordo dei tempi che furono.
Addio Felice Gimondi, campione unico ed eroico dei tempi passati.
Grazie per quanto hai saputo regalarci.