
F1 – GP Hockenheim, le Mercedes tornano sulla terra
In occasione del Gran Premio della Germania, i riflettori erano tutti puntati sulla Ferrari di Vettel, ma le qualifiche del fine settimana erano state decisamente pessime relegando il tedesco all’ultima posizione in griglia di partenza.
La gara partiva sotto i peggiori auspici, ma questa volta la Formula 1 si è saputa riscattare ed i 67 giri per un totale di 306 Km di percorrenza totali hanno saputo regalare emozioni e sorprese , complice la pioggia, come da tempo non se ne avevano.
La Ferrari doveva riscattarsi, dopo essere caduta così in fondo come mai le era capitato con due problemi tecnici capitati ad entrambe le vetture.
La gara parte sotto la pioggerella ma in un circuito che fino a poco prima è stato flagellato dalla pioggia. E’ necessario iniziare con la Safety car per far asciugare la pista ed i giri da percorrere sono 64.
Verstappen in partenza resta piantato, come era già accaduto in Austria, e Bottas prende la leadership, mentre Leclerc in un giro è addirittura sesto, dopo aver recuperato 4 posizioni.
Hamilton è in testa e Verstappen quarto.
Perez va in testa coda ed entra la safety car, Vettel ne approfitta e rientra ai box per montare la gomma intermedia. Dopo un giro rientrano anche Bottas ed Hamilton, Leclerc e tanti altri.
Il ferrarista esce senza accorgersi di un’auto che si stava fermando al box e rischia l’unsafe release.
All’8.vo giro Leclerc è quarto e Vettel addirittura settimo.
Al 16.mo giro Leclerc esce per montare una intermedia nuova.
Al 27.mo giro Leclerc è addirittura in seconda posizione approfittando di un testa cosa di Verstappen.
Leclerc esce e monta la gomma rossa rientrando in pista con la virtual safety car , davanti a Bottas e Verstappen.
Al 28.mo giro il primo colpo di scena, con Leclerc che va lungo in curva a causa del bagnato, impatta in un cartellone pubblicitario e si arena nella ghiaia , è out. Scherzo del destino il cartellone pubblicizza i 125 anni della Mercedes.
E’ safety car e Vettel rientra ai box.
Al 31.mo giro anche Hamilton va lungo nello stesso punto di Leclerc, ma è più bravo a gestire la vettura e dopo l’impatto con il muro rientra ai box per sostituire il muso.
La testa della gara è completamente stravolta Verstappen conduce seguito da Hulkemberg, Bottas, Albon ed Hamilton.
Al 42.mo giro Verstappen è in testa seguito dalle due Mercedes e Vettel si ferma per montare una intermedia nuova.
Al cambio gomme di Hamilton assistiamo al primo errore in stagione da parte degli uomini Mercedes. Hamilton ha anche una penalità da scontare.
Al 47.mo giro ennesimo cambio gomme per tanti piloti e Vettel è terzo dietro Hamilton e Raikkonen, Giovinazzi è addirittura quarto.
Si cambiano di nuovo i pneumatici di Vettel ed Hamilton che approfitta per scontare la penalità,
Al rientro Verstappen è primo seguito da Stroll , Kvyat autore del giro più veloce, Bottas e Sainz.
Vettel è nono.
Bottas compie un errore e va lungo rovinando la vettura ed uscendo dalla gara.
Al 62.mo giro Vettel è quarto con Verstappen primo ed autore del giro più veloce, ma il ferrarista non ci sta e supera Stroll in un boato del pubblico, non contento nell’ultimo giro riesce a superare anche Kvyat ed è addirittura secondo.
Grande riscatto del pilota tedesco che dalla 20.ma posizione chiude secondo, è la migliore rimonta di sempre della Formula 1. Vince l’orange Max Verstappen.
Terzo a sorpresa Kvyat in Toro Rosso al secondo podio nella sua storia, quarto Stroll. Poi Sainz, Albon ed addirittura 11.mo Hamilton.
Disastro Mercedes.
Finalmente una gara di Formula 1 riesce a garantire quelle sorprese e suspence che da tempo erano dimenticate, garantendo spettacolo e sorpassi davvero mozzafiato. E’ servita la pioggia è vero ma anche gli errori di piloti e meccanici sono stati importanti, questo a testimonianza del fatto che l’esasperazione della tecnologia non sempre, o forse quasi mai, si accompagna allo spettacolo, che è ciò che tiene incollati gli spettatori davanti alla gara.
Non dimentichiamolo.