
Sci – Show azzurro nel superG
Nella bellissima Aare in settimana è andato in scena un vero e proprio show azzurro.
Martedì Sofia Goggia aveva dato ai tifosi dello sci un antipasto goloso di quanto poi sarebbe successo in settimana.
Infatti la sciatrice azzurra si è resa protagonista di una gara spettacolare e dopo aver interpretato in maniera un pò attendista la prima parte della pista, ha letteralmente aperto le ali ed ha divorato la seconda parte del tracciato e come lei stessa ha confessato:”nella seconda parte della pista, non sciavo, volavo”.
Al termine della gara saranno solo 2 i centesimi di distacco dalla Shriffin (USA) campionessa del mondo di SuperG. Un nonnulla, che esalta ancor di più la prestazione della nostra Sofia.
Va detto che a fine gara saranno ben 4 le sciatrici azzurre nella top Ten: Goggia (2), Fanchini (5), Marsaglia (7)e Brignone (10), una fantastica valanga rosa.
Per fortuna nulla di grave , dopo il brutto e spaventoso volo di Lindsey Vohn, che aveva già preannunciato i ritiro dopo la discesa libera in programma domenica 10.
La 34nne pluricampionessa statunitense forzando, per essere in scia alla Shriffin, ha impattato in una porta ed ha dovuto, a malincuore, dare forfait.
I colori italiani hanno vissuto un’altra giornata emozionante e vincente , mercoledì 6 febbraio, allorquando sulla pista che nel 2007 aveva visto trionfare Patrick Staudacher da Vipiteno è sceso in pista il “metallaro azzurro” .
Al cancelletto di partenza Dominik Paris, con lo stesso numero di pettorale di Sofia Goggia nella gara del giorno prima, partiva aggredendo la pista e seppur con condizioni meteo davvero precarie ed una visibilità ridotta, ha “mollato gli sci” ed ha trionfato in una delle gare più suggestive dello sci alpino.
Lo sciatore azzurro ha fatto suonare l’inno di Mameli dopo otto anni dall’ultimo trionfo iridato da parte di Innerhofer.
Nella top ten entrano anche Innerhofer (4) ad un passo dal podio e Casse (8).
Una pagina di gloria per il tanto vituperato sci azzurro, negli ultimi tempi avaro di successi e pertanto in crisi di identità.
I mondiali non sono ancora terminati e speriamo in un altro acuto.