Requiem per LeU


Liberi e Uguali è stata una lista politica italiana di sinistra fondata sull’alleanza dei partiti Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, Sinistra Italiana[6] e Possibile, lanciata ufficialmente il 3 dicembre 2017 da Pietro Grasso.
Wikipedia, forse lo avevate notato, ne parla già al passato.
Un passato prossimo giacché il 10 novembre scorso, in un documento il Coordinamento nazionale di MDP decide di abbandonare il progetto di LeU perché non condivide la linea dei Comitati di non fare un Congresso e pertanto lancia per il 16 dicembre un assemblea aperta a tutti per la creazione di un nuovo partito definito Rosso-Verde, ovvero con ideologie Socialista e Ecologiste.
Alle elezioni del 4 marzo LeU ebbe solo il 3,3% dei voti: un flop clamoroso, tanto che D’Alema non riuscì ad essere eletto.
Durato giusto pochi mesi, forse una delle formazioni politiche meno longeve della Repubblica, il partito dei buonisti che vedeva di buon occhio riempire l’Italia con talune “preziose” risorse extracomunitarie e che doveva cementare l’intera sianistra italiana, non ha saputo neppure mantenersi coeso internamente e si é sfaldato. Forte, si fa per dire, dei suoi 14 deputati, 4 senatori, Leu si è divisa in almeno quattro, cinque spezzoni.
Insomma, Liberi e Uguali non esiste più, con buona pace di Grasso, della Boldrini e di alcuni altri sognatori della terza Repubblica.
Ben fatto Boldrini. Bel lavoro Grasso. Rallegramenti vivissimi.