Un libro contro adultocentrismo e negazionismo


Il 2 novembre a Cagliari, presso la sala Search del Comune e il 3 novembre a Sassari, presso la libreria Messaggerie Sarde in Piazza Castello, 11, è stato presentato il libro di Girolamo Andrea Coffari dal titolo “Rompere il silenzio – le bugie sui bambini che gli adulti si raccontano”.
L’evento ha visto una straordinaria presenza di pubblico con entrambe le sale, sia a Cagliari che a Sassari, colme di persone interessate ed emotivamente coinvolte.
Particolare è stata la partecipazione di “addetti ai lavori” tra cui psicologi e assistenti sociali, che hanno mostrato notevole interesse e coinvolgimento con domande ma, soprattutto, con appassionate discussioni e chiarimenti con all’autore del libro, Avv. Coffari, e le magistrali ed efficaci moderatrici: l’Avv. Daniela Piras a Cagliari e l’Avv. Valerie Josephine Intilla a Sassari.
Rompere il silenzio è un libro che parla direttamente alla coscienza. Costringe ad una profonda riflessione, chiamandoci ad assumere una concreta responsabilità, di fronte ad un atteggiamento indifferente e passivo particolarmente diffuso, specialmente su questi temi spesso “sommersi” o volutamente elusi.
Andrea Coffari, con il suo libro, apre una via di comunicazione con le nostre coscienze di madri, padri, figli e individui appartenenti a una collettività che deve essere necessariamente consapevole. Il fine è trovare le giuste contromisure nei confronti di un tentativo subdolo e dilagante, della diffusione di una cultura pericolosa e fuorviante, che ripropone modelli di comportamento retaggio della tradizione dei popoli.
L’autore, nel suo saggio, ci parla di una vera e propria guerra senza esclusione di colpi, combattuta dal “popolo dei bambini” sottoposti quotidianamente a violenze, soprusi, imposizioni, contro un’agguerrita schiera di soggetti che in modo strisciante tramano per affermare come modello pretestuosamente scientifico, un comportamento deviato e deviante.
Complici di questo tentativo sono tutti coloro che per indifferenza, ignoranza e passività, non si accorgono di questa raccapricciante realtà.
Ciò è descritto da Andrea Coffari con il termine “adultocentrismo”, ovvero, un modello comportamentale che tiene esclusivamente conto del punto di vista degli adulti, trascurando la valutazione del punto di vista dei bambini, che saranno necessariamente influenzati da essi senza avere parte nei processi decisionali. E i bambini saranno gli adulti di domani!!!
Questo è il racconto di come una teoria priva di scientificità, rispondente alle esigenze di trasmissione generazionale di una cultura retrograda e deviata, sia riuscita a creare un terreno fertile per la sua proliferazione incontrollata.
Il segreto di questo successo è da ascrivere ad una sorprendente capacità di costruzione di un circolo ristretto di autoreferenzialità che si è via via autoalimentato mediante reciproche citazioni riuscendo cosi ad insinuarsi perfino negli insegnamenti universitari.
In una sintesi grossolanamente estremizzata, le categorie utilizzate nella descrizione dei processi logici di nascita e proliferazione di questa aberrazione, ruotano attorno alla definizione di tre “insiemi” di soggetti:
– il primo costituito dai padri fondatori delle tesi pro-pedofilia e propugnatori di un oscurantismo, peggior retaggio delle antiche tradizioni delle società greche e romane;
– il secondo, più nutrito, costituito dal gruppo di coloro che, consciamente o inconsciamente, è stato soggiogato al ruolo di veicolo di trasmissione di queste tesi ignobili: I “Negazionisti”;
– ed infine l’enorme agglomerato di soggetti che, ignari del pericolo di diffusione di questo seme velenoso, si prestano, del tutto involontariamente (perlopiù), all’incontrollato sviluppo di queste tesi “adultocentriche”.
E’ indubbio che la passività, l’indifferenza e l’ignoranza (intesa nel senso letterale di non-conoscenza) di questo terzo gruppo si sia “prestato” come “ambiente” ideale per la diffusione di tali perverse tesi.
Naturale è il “rischio” di appartenere, almeno in parte e inconsciamente, fino alla lettura di questo illuminante saggio, all’ultima “schiera” citata.
Come naturale ne consegue il risveglio della coscienza determinato dalla profonda e puntuale analisi riportata nel libro, che non consente di tornare alla condizione precedente.
Risulta doveroso il ringraziamento a questo autore per un’opera straordinaria e meticolosamente documentata attraverso verifiche e controlli incrociati, anche in merito alla ricca ed autoreferenziale produzione editoriale attribuita ai progenitori pro-pedofilia.
Il Movimento per l’Infanzia è schierato in prima linea in questa impegnativa lotta a favore dei diritti dei bambini, contro le sopraffazioni deviate e, date le ricadute inevitabili che quelle teorie sottendono, anche a favore delle mamme che vengono relegate, spesso, in una inammissibile categoria di malfattrici e manipolatrici.
.
Fonte:
Angelo Totaro