Calcio – Turnover e manita


Ampio anzi massiccio turnover quello di Ancelotti contro l’Empoli venerdì sera al San Paolo. In vista del decisivo incontro di Champions League di martedì 6 novembre contro Cavani & Co, il mister ha proposto ancora una volta una inedita formazione. C’è proprio spazio per tutti in questo Napoli, a cominciare dal portiere Ospina che riposa per far posto a Karnezis che si riconferma portafortuna della squadra: con il greco tra i pali si vince sempre. Dentro anche Malcuit, in alternativa a Hysaj schierato a sinistra. L’esterno destro dalla chioma dorata si esprime bene soprattutto in fase offensiva, con una certa propensione al dribbling, un po’ meno in fase di copertura. La difesa è assicurata poi da Maksimovic, centrale assieme all’immenso Koulibaly, forse l’unico imprescindibile di questo Napoli, autore di una cavalcata dalla tre quarti terminata con un assist per Insigne in occasione del primo gol degli azzurri. A centrocampo gli innesti di Rog e Diwara non hanno contribuito troppo alla causa quanto invece ad aumentare il personale minutaggio. Ruiz e Zielinski a completamento del quadro d’insieme e a supporto del duo d’attacco Ciro–Lorenzo. Un buon Napoli che, benché rimodulato di 8/11 fa squadra, dimenticando presto la rabbia per il pareggio della scorsa settimana.
Dopo un avvio lucido il Napoli, padrone del campo, sblocca con un esterno destro del Magnifico e raddoppia con un bel diagonale di Mertens. Messo al sicuro il risultato i partenopei si concedono un momento di rilassamento nel quale la prestazione dell’Empoli, coraggiosa e piena di iniziative, viene premiata con la rete di Caputo. La punta centrale dei toscani può vantare così nel suo curriculum di aver segnato, nell’arco di una settimana, alla Juve ed al Napoli. L’Empoli gioca bene ma la squadra di casa, con maggiore cinismo rispetto al passato, segna. L’equilibrio traballante viene ripristinato da Ancelotti con l’inserimento di Callejon ed Allan per Ruiz e Rog. La partita riprende vitalità, forza ed effervescenza ed il Napoli reagisce con efficacia, merito di un Mertens in grande forma e in serata di grazia. Questa volta gli va tutto bene, segna al 64’ e con grande generosità offre la palla del 4 a 1 a Milik appena entrato. Poi, non ancora sazio, nel recupero il belga mette il sigillo alla sua meravigliosa performance portando a casa il pallone della prima tripletta stagionale superando Careca e posizionandosi, nella classifica marcatori, a pari punti (7) con Ronaldo ed Insigne.
Insomma meno possesso palla, meno pressing, meno occasioni create, ma tutte sfruttate in pieno, fanno si che un Napoli straripante saluti con la manita l’ottava vittoria in campionato.
Adesso all’arena di Fuorigrotta c’è solo da aspettare i parigini con il Matador, non sarà facile, non sarà una sfida normale ma una vera e propria impresa.
Con la stessa cinquina l’Inter, in formazione rimaneggiata e senza Icardi, stravince sul Genoa a San Siro dominando il match e travolgendo i rossoblù con Politano, Joao Mario, Nainggolan e doppietta di Gagliardini. La squadra di Juric, l’unica in grado di fermare la Juventus sul pari, non è riuscita ad entrare in partita, neanche il capocannoniere Piatek, partito dalla panchina, è riuscito ad accorciare le distanze.
I nerazzurri tengono il passo e riagganciano il Napoli al secondo posto in classifica con la testa all’impegno di coppa di martedì contro il Barcellona.
Nella gara del saturday-night la Juventus, sebbene poco brillante, riesce ad avere la meglio su un Cagliari ben organizzato, che ha saputo dimostrare personalità e carattere giocando una partita da subito in salita avendo subito il primo gol al 1’ di gara. Col risultato finale di 3 a 1 i bianconeri hanno raccolto la decima vittoria in campionato riportandosi a + 6 dalle seconde Napoli e Inter. Ed ora anche per la capolista è tempo di pensare allo United.