Calcio: Champions tra lacrime e sorrisi


In settimana ha avuto inizio la Champions edizione 2018/2019 che ha visto impegnate le quattro squadre italiane qualificate al torneo. Martedì 18 settembre il Napoli al Marakana di Belgrado, contro la Stella Rossa, ha rimediato solo un pareggio che ha lasciato tanto amaro in bocca. Gli azzurri hanno creato tanto ma alla fine è mancato il risultato. Amarezza quindi per non essere riusciti a centrare una vittoria meritata al cospetto di un’avversaria povera di contenuti tecnici, di livello nettamente inferiore e che difficilmente riuscirà ad insidiare posizioni al Psg o al Liverpool. Una mancata vittoria, 2 punti persi che il Napoli potrebbe pagare molto cari alla fine di un girone già complicato. Per tutta la partita si è registrato un possesso palla nettissimo, circa il 73%, a favore dei partenopei ma le numerose occasioni da gol non hanno mai trovato lo specchio della porta, è mancata lucidità ed un po’ di cattiveria. Nel primo tempo Insigne colpisce la traversa con un tiro da 25 metri che strozza l’urlo di gioia dei tifosi e nella ripresa una conclusione di Milik viene respinta quasi sulla linea di porta da Rodic. Insomma al dominio assoluto del gioco non ha trovato corrispondenza il responso del campo. Napoli sprecone, agli azzurri è mancata la precisione dell’ultimo passaggio ed anche gli sforzi di allargare il gioco sulle fasce non sono stati premiati, come pure l’ingresso in campo di Ounas e Hamsik non ha mutato il tema della partita: il risultato non è andato oltre lo 0-0 e la gara finisce dunque con tanta delusione per Ancelotti, per gli azzurri e per i tifosi. “Abbiamo perso due punti importanti in un girone molto difficile – ha dichiarato il tecnico Ancelotti – ma siamo solo all’inizio e c’è tempo per recuperare, considerato che mancano ancora cinque gare, non dobbiamo fare drammi. In questo momento, per quello che può contare, siamo secondi in classifica”. L’ottimismo di Carletto è apprezzabile ma adesso contro Liverpool e Psg servirà un’impresa perché con appena un punto raccolto la strada della qualificazione si preannuncia in salita.
Nello stesso girone il Liverpool vince all’ultimo respiro superando 3-2 il Paris Saint Germain al 93’. In una serata di grande calcio, tridenti a confronto da una parte Sturridge, Milner e Mané, dall’altra Cavani, Mbappé e Neymar hanno offerto uno spettacolo con grandi giocate ed occasioni incalzanti. Nella gara di Anfield, entrambe le squadre non hanno deluso. Cinque reti, continui capovolgimenti di fronte e vittoria dei Reds con la grande giocata di Roberto Firmino allo scadere. Non all’altezza delle aspettative l’egiziano Salah che non si è dimostrato decisivo con le sue giocate, e la reazione liberatoria avuta dallo stesso sul gol di Firmino ha confermato la poca soddisfazione per la prestazione personale.
Allo stadio Mestalla di Valencia prima si piange e poi si ride. Senza CR7, espulso al 29′ del primo tempo dopo un contatto con Murillo, ci pensa Pjanic a regalare la vittoria con due centri dal dischetto ai bianconeri. Passano pochi mesi e sempre in Spagna la storia si ripete. La Juventus aveva chiuso la scorsa edizione del torneo con il rosso a Gigi Buffon a casa del Real e mercoledì 19 settembre la stessa sorte è toccata a Cristiano Ronaldo: punito per aver “sistemato” i capelli a Murillo, lascia in lacrime i compagni che, nonostante l’inferiorità numerica vanno a vincere 2-0.
Il dramma del portoghese si consuma su segnalazione dell’addizionale Fritz che, su richiesta dell’arbitro Brych, lo stesso della finale di Cardiff, conferma per 3 volte come rosso l’intervento di Ronaldo sul colombiano. Disperato CR7 si butta a terra e poi esce ripetendo tra le lacrime “Non ho fatto niente”, considerando eccessivamente severa la decisione presa nei suoi confronti.
Dopo un inizio decisamente in salita, la strada della Juventus diventa improvvisamente in discesa, anche per demeriti dei padroni di casa. Oltre ai due rigori per i bianconeri, anche il Valencia beneficia di un calcio di rigore nel finale ma non accorcia le distanze perché Szczesny ribatte il rigore al 95’.
Piange anche la Roma che non riesce ad uscire indenne dal Santiago Bernabeu, battuta3-0 dal Real Madridcon le reti di Isco, autore di una splendida punizione dal limite dell’area, Gareth Bale e Mariano Diaz.
Ride invece l’Inter che festeggia il ritorno in Champions con un’incredibile vittoria. I nerazzurri battono il Tottenham in rimonta: gli inglesi vanno in vantaggio mentre Icardi trova il pareggio con una straordinaria girata al volo. Nel recupero. a due minuti dalla fine, segna il gol del definitivo del 2-1 Vecino che fa impazzire il Meazza.
Luciano Spalletti alla vigilia chiedeva la partita della svolta e questa vittoria ridà forza e fiducia ad una squadra che sembrava annebbiata e scomparsa nella sua confusione.