Non più galli ma capponi


Il crollo del ponte di Genova, coi suoi 41 morti, ispira una vignetta satirica a Le Monde, il noto quotidiano francese ad orientamento di centro-sinistra. I francesi, d’altronde, non sono nuovi a questo humor noir fuori luogo: non si può dimenticare, infatti, la vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto del Centro Italia dove le vittime erano raffigurate come pasta e il loro sangue come sugo. Con Vittorio Bobba commentiamo a nostra volta.
Il Direttore.
.
No, non fa ridere.
Non siete più Galli, siete capponi.
Voi e il vostro accento da finocchi e l’aria spavalda da 2ème Rep, che poi se ci pensate i vostri legionari sono italiani, spagnoli, tedeschi… tutto tranne che francesi.
Non fa ridere, fa vomitare, come voi che ci apostrofate sull’accoglienza dei migranti e poi non vi lavate il culo come loro ma non ne accogliete uno.
Non fa ridere come non fanno ridere le brutte vignette di un settimanale che vi abbiamo aiutato a sorreggere quando i terroristi (che voi nutrite in casa vostra) ne hanno decimato la redazione.
Avessimo riso allora ci saremmo sentiti merde umane, ma forse avreste capito una lezione che vi deve essere piantata nel cranio a colpi di baionetta, come a Verdun, come sulle Ardenne, quando i vostri generali vi sparavano alla schiena pur di farvi avanzare sotto il fuoco nemico, da quei vigliacchi che siete, che ancora oggi scavalcano impunemente frontiere amiche per randellare dei poveracci fuori dai vostri confini.
Avete riso anche quando una certa Europa vi ha dato mano libera per ammazzare un dittatore che ci faceva sì da barriera ma voleva liberarsi dal vostro giogo economico e finanziario.
Dovremmo ridere ora di questa stupida e sconsiderata vignetta? No, preferiamo continuare a ridere pensando a come condite il pane, sui davanzali polverosi o sotto le ascelle.
Se volete ridere voi, fate pure: noi piangiamo i nostri morti.