L’Italia s’è desta!


Siamo stati buon profeti quando dalle colonne di weekly abbiamo lanciato la nostre accuse contro il presidente mangia ranocchi Manuelita Macron, questa volta chiedo al direttore di non correggere: quelle di Macron sono le ennesime provocazion / prevaricazioni nella politica interna nazionale.
Che il partito di Macron si permetta di definire “vomitevole” la posizione dell’Italia è un autentico capolavoro di ipocrisia che può solo accontentare gli amici italiani (tipo Saviano. Renzi o la Bonino/Boldrini) di questo ultra-liberista guerrafondaio che sull’immigrazione avrebbe solo il dovere di tacere. Basti vedere cosa accade ai confini con l’Italia, ai tanti morti che la politica di Macron ha provocato tra i disperati che cercano di passare il confine, morendo congelati sulle nostre Alpi. Basti vedere come il governo francese si è comportato a Calais nei confronti degli immigrati che cercavano di passare in Inghilterra. Che coraggio! Fare queste affermazioni nello stesso giorno in cui il ministro degli interni francese proibisce alla Corsica di aprire i suoi porti alla nave alla deriva nel Mediterraneo. Da questi mascalzoni che governano la Francia e che, tra l’altro, bombardano con i cannoni ad acqua i manifestanti che, a centinaia di migliaia, protestano contro le misure inique e antipopolari dell’esecutivo diretto da Macron, tutti gli italiani, comunque collocati, non devono ricevere lezioni di sorta. Non usa mezzi termini Antonio Tajani, il presidente del Parlamento Europeo (oltre che esponente di Forza Italia), per mettere in guardia dai rischi rappresentati dal tema immigrazione, ancora di più dopo lo strappo di Matteo Salvini sulla vicenda Aquarius. A margine dei lavori della plenaria, a Strasburgo, Tajani ha dichiarato: “Lancio un grido di allarme, perché qui è a rischio l’intero impianto dell’Unione Europea”. Tajani dimentica di dire che l’Europa è a rischio per via di paesi come Francia che dall’alto della loro vomitevole morale cercano di porre a danno economico degli altri delle pezze ai propri errori come quello di uccidere barbaramente Gheddafi. La Spagna poi, con la barriera di Ceuta e Melilla (finanziata dall’UE, e quindi anche da noi in quanto contributori netti) che spara pallottole di gomma e lacrimogeni sui migranti e paga la polizia marocchina per menare e smantellare le tendopoli ai confini lasciando morire annegati nel mare di Gibilterra tra le 6.000 e le 18.000 persone dal 1997 senza sognarsi di organizzare servizi di pattugliamento e salvataggio o che fa respingimenti seriali contro le sue stesse norme vigenti, si mette sul piedistallo e ci chiede di vergognarci perché fa una volta, quello che noi facciamo due o tre volte al giorno ormai da anni: accogliere i figli di un continente in fuga. Un continente che però in Italia, ma anche in Europa, semplicemente non entra a trasferirlo tutto. Un continente sino ad oggi accolto solo da un paese che ha subito la peggior crisi economica della storia (per persistenza perfino più di quella degli anni della seconda guerra mondiale), con una disoccupazione a doppia cifra ed una disoccupazione giovanile ancora oggi di oltre il 30%. Il tutto mentre i paesi che ci lasciavano soli ci chiedevano tagli e sacrifici in nome di una “Leuropa”, l’UE (che all’Europa ed all’idea di unione cui aderimmo non somiglia nemmeno) che riccamente finanziamo ogni anno sottraendo risorse ai nostri terremotati (e si, ve lo eravate dimenticati che nel frattempo è venuta giù mezza Italia?), al nostro welfare ed alla nostra sanità che sono diventati anche il loro, degli immigrati regolari e dei clandestini, welfare e la loro sanità perché mica puoi farli arrivare e poi lasciarli crepare di fame o di malattie. Mica siamo bestie. NOI. Allora vi comunico che se c’è qualcuno che fa vomitare, che si deve vergognare siete voi insieme agli stati europei che continuano a raccontare la favoletta dei partner UE. È una gabbia di belve quest’Europa, belve rese pazze dalla fame autoimposta da politiche economiche deliranti scientemente perseguite dal grande assente di questa disputa mediatica, la Germania. Belve pronte a scannare il vicino per uno zerovirgola, per un parametro insensato. Tenetevelo questo Circo Orfei “Leuropeo”, tenetevelo stretto e vergognatevi. Imploderà da solo, senza aiutini o spintarelle di qualche accademico euroscettico (Stati e burocrazie terrorizzati da anziani signori che insegnano e governano economia da decenni, che spettacolo…) sotto il peso delle sue contraddizioni. Imploderà nonostante noi cercheremo di salvarlo e di cambiarlo questo sistema, di ricondurlo alla ragione per evitare altre sofferenze ai popoli europei già duramente provati. Imploderà comunque e quando lo farà ci chiederemo come abbiamo fatto a vivere così tanto e così male in questa gabbia. Questo avverrà da se ma da oggi c’è una novità, quelle regole e prediche che ci avete vomitato addosso, le “lezioncine” che pensate di poterci continuare a dare saranno usate contro di voi, nel rispetto della logica, della legge e di quell’Interesse Nazionale che le cartacce firmate a caso da qualcuno, ossequioso di strani sogni europeisti da perseguire con cessioni continue di sovranità, hanno pensato di archiviare come un vecchio arnese. Preparatevi “l’Italia s’è desta”!.
L ‘ultima critica è rivolta ai quotidiani nostrani che hanno tentato in tutti i modi di sminuire, ed in alcuni casi hanno gioito, le parole del gallo si sono preoccupati più dell’ indignazione del loro padrone che non dell’offesa subita da un intero popolo, ma si sa la mamma degli stupidi è sempre incinta, non contenti alcuni giornali hanno continuato a pubblicare fake news come il recupero dei 12 corpi degli immigrati da parte della nave da guerra Trenton. Il gioco é sempre lo stesso: sputare sulla propria bandiera per rimanere nel mondo dorato del globalismo.
Si vergognino questi giornali venduti al dio del globalismo. Miserabili questi pennivendoli, costretti per vivere a vendere l’anima al diavolo americano/ebraico/globalista.