F1: La Ferrari c’è


In settimana si sono conclusi i test ufficiali a Barcellona che hanno chiaramente messo in evidenza una Ferrari pronta e che ai nastri di partenza del mondiale 2018 si candida autorevolmente tra le favorite. Infatti Sebastian Vettel mercoledì ha fermato per ben quattro volte il cronometro sotto l’1’ 18’, percorrendo ben 188 giri ovvero l’equivalente di tre Gran premi, e giovedì è sceso addirittura sotto 1’18’’ seguito venerdì dal compagno di scuderia Raikkonen. Il tedesco ha infatti fermato il cronometro a 1’ 17’’182 , mentre il finlandese ha ottenuto un “misero” 1’17’’221.
Terza piazza per uno straordinario Alonso sceso anche lui sotto l’1’18’’.
La Mercedes ha dimostrato al contempo una notevole competitività sul passo gara, con un Hamilton spavaldo che ha dichiarato di temere, per quest’anno le Red Bull. “Chi vivrà vedrà”.
I test invernali, sembra siano serviti alla Mercedes più che per verificare la velocità dell’auto, per testare l’affidabilità. Infatti le nuove regole impongono a tutti i team di garantire maggior durata alle prestazioni dei motori disponibili, ipotizzando che per ognuno la durata debba essere di almeno 4.500 Km. Ebbene la casa tedesca si è data come obiettivo la tenuta delle proprie power unit per ben 7.000 Km.
Dal Salone di Ginevra, è tornato a parlare Marchionne, che si è dichiarato ottimista per il prossimo mondiale , ma soprattutto non si è fatto di certo pregare per tuonare contro Liberty Media, la società detentrice dei diritti del mondiale F1. Il presidente della Ferrari ha rivendicato la necessità di difendere “il DNA di questo sport” contro lo strapotere delle ragioni commerciali e di spettacolo, minacciando ancora una volta l’ipotesi di abbandono del mondiale da parte della scuderia di Maranello. E non si è fatta certo attendere la replica di Jean Todt, che ha candidamente dichiarato, che un eventuale addio del cavallino gli dispiacerebbe, ma di certo non lo preoccupa.
Il dualismo MotoGp / F1 si è manifestato prepotentemente questa settimana a seguito delle dichiarazioni, sulla pista del Montmelò, rese da Lewis Hamilton che si è infatti lamentato della riasfaltatura del circuito di Barcellona, effettuata a seguito delle pressanti richieste dei piloti del motomondiale, avrebbero addirittura minacciato di non correre più, per le troppe buche presenti. A detta del pilota inglese della Mercedes, il circuito spagnolo ora sarebbe troppo facile perché privo di quei segni legati all’usura e al passare tempo che lo caratterizzavano.
Quest’anno tra le proposte “innovative “ di Liberty Media ci sarà la presenza per una decina di gran premi, degli “Hot Laps” ovvero dei giri di pista effettuati da VIP , piloti di formula 1 o piloti professionisti a bordo di alcune Supercar, il tutto al fine di promuovere prodotti stradali o i pneumatici della Pirelli.
Dal 2019 si ipotizza l’ampliamento a ben 25 gran premi divisi , forse , in aree geografiche, sia per sfruttare le condizioni climatiche ma anche per razionalizzare gli spostamenti ed abbattere i costi correlati