terrorismo
N.d.A.: La storia del dirottamento della nave da crociera “Achille Lauro” e della crisi di Sigonella, vista la lunghezza, è raccontato in due volte. Questa è la prima parte e domenica prossima sarà pubblicato il seguito. Il Cairo ore 19,00 locali del 7 Ottobre 1985, Ambasciata italiana in Egitto: Un Capitano di fregata della Marina
Nota: L’immagine in alto è di Antonio Rossello. Quella in basso di Igor Belansky. Dopo l’attentato del 29 ottobre in Francia da parte di un fanatico islamico è lecito chiedersi, dato che non è un caso isolato, che l’Occidente cominci seriamente a prendere delle contromisure adeguate alla situazione. L’atteggiamento di Erdogan fa pensare che prima
Quando leggerete queste righe il fatto che voglio commentare sarà ormai accaduto da quasi una settimana. Non sarà quindi più una “news” in senso stretto, come promette la testata del nostro bellissimo settimanale. Tuttavia ritengo che sia opportuno – se non addirittura necessario – commentare questo episodio accaduto nella lontana Siria, dove in uno scontro
Cesare Battisti, la primula rossa italiana del terrorismo d’estrema sinistra, è stato catturato in America Latina (NDR: in Bolivia) e rispedito in Italia. Merito dei nostri poliziotti che, incessantemente, lo hanno braccato in tutti questi anni di latitanza (NDR: sembra che sia stato individuato per via del cellulare), coperto in primis dalla Francia, che ancora
Se ne parla indiscutibilmente di meno. Anzi, da alcune settimane proprio non si parla in TV o sui giornali di ISIS e di terrorismo. Siamo forse alla tanto auspicata condizione di ritenere di aver debellato questa forma di terrorismo? Chiaramente no. Ma anche i terroristi islamici devono fare i conti con la spietata logica del
Uno o più ordigni sono stati fatti esplodere nel nord del Sinai, la penisola egiziana a cavallo tra il Mediterraneo e il Mar Rosso, all’esterno della moschea sufi di Bir al-Abeddi, una cittadina a circa 40km a ovest della capitale del nord della penisola del Sinai El-Arish. I testimoni hanno riferito che venerdì scorso (NDR:
“Se mi estradano, mi consegnano alla morte”. Il terrorista rosso Cesare Battisti appena una settimana fa ostentava spavaldamente sicumera ironicamente brindando alla salute dell’Italia (e forse alle sue vittime). Oggi si propone dimesso e tremebondo, apparentemente temendo per la sua sorte. Classe 1954, nato in una famiglia contadina di orientamento comunista, aderisce ben presto al