“L’oro del folle”, il nuovo romanzo di Daniel Lunardi


«Tutto ciò che aveva sempre desiderato era a portata di mano: nulla lo avrebbe fermato dai suoi intenti. Anche i suoi fallimenti portavano a importanti lezioni di vita, esperienze che posavano le fondamenta di glorie future»: Daniel Lunardi racconta la storia del conquistatore spagnolo Hernán Cortés nel suo romanzo “L’oro del folle”. Il diciottenne Hernán si imbarca su una nave in direzione del Nuovo Mondo: è il suo sogno, la sua occasione di diventare qualcuno; nel 1504 si registra come cittadino a Santo Domingo e ciò gli garantisce un pezzo di terra da coltivare e da gestire economicamente e un certo numero di schiavi. Nel 1511 incontra il governatore di Cuba, Diego Velazquez de Cuellar, che nota l’ambizione sfrenata e la volontà di ferro del giovane, e gli offre incarichi sempre più importanti alla scoperta del Nuovo Mondo. La fama di Hernán Cortés nelle colonie cresce: ormai è al comando di sei navi e di trecento uomini; nel 1518 si ammutina deliberatamente al governatore di Cuba e comincia la sua opera personale di conquista. Daniel Lunardi dipinge il ritratto di un uomo controverso, disposto a compiere qualunque nefandezza pur di raggiungere i propri obiettivi; l’autore ci conduce nelle sanguinarie campagne di Cortés, descrivendo le sue spietate strategie sul campo di battaglia. Ad esempio, è molto avvincente il racconto delle lotte con i Chontal Maya, che purtroppo finiranno con la disfatta dei guerrieri nativi; è alla fine dello scontro che il protagonista si trova a parlamentare con il celeberrimo Montezuma II, un crudele tiranno che esigeva tributi e sacrifici in nome del suo dio pagano. Cortés, che era cristiano, sente di dover intervenire: «Quello sciocco tiranno si sbagliava se pensava che il suo regno sarebbe durato in eterno. Perché in fondo una libertà ottenuta attraverso ingenti sacrifici a un dio pagano si può davvero definire libertà?». Egli non si rende conto di non essere poi tanto diverso da Montezuma: sono due uomini arroganti, convinti di essere superiori ai loro simili, e che usano la violenza per raggiungere i loro scopi, riuscendo a circuire e a manipolare gli altri. Cortés, da megalomane, si sente investito di una sacra missione, e la sua brama di potere sancisce la fine dell’Impero Azteco: l’autore narra la storia di questo uomo che è riuscito a mettere in ginocchio un popolo dalle tradizioni millenarie, grazie alla sua folle determinazione – «Mai più conoscerò la sconfitta, non finché avrò vita».

Casa Editrice: Gruppo Albatros Il Filo
Collana: Nuove voci – Imago
Genere: Narrativa storica
Pagine: 106
Prezzo: 9,90 €

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L’oro del folle – Daniel Lunardi



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Fonte:
Francesco Lavorino
Addetto Stampa Il Taccuino Ufficio Stampa