Una favoletta moderna per l’Ucraina


Attraverso il buchino del muro il topolino guardava il contadino e la moglie che stavano aprendo un pacchetto. “Che cibo ci sarà?” – si chiedeva il topolino che rimase sconvolto nel vedere che era una trappola per topi.
Il topolino fece il giro della fattoria avvisando tutti: “C’è una trappola per topi in casa! C’è una trappola per topi in casa!”
Il pollo alzò la testa e disse: “Signor Topo, capisco che è una cosa grave per te, ma non mi riguarda. Non mi preoccupa affatto.”
Il topolino andò dal maiale dicendogli, “C’è la trappola per topi in casa! C’è la trappola per topi in casa!” Il maiale con empatia disse: “Mi dispiace molto, Signor Topo, ma non c’è nulla che io possa fare, eccetto pregare. Ti assicuro che sarai fra le mie preghiere.”
Il topolino allora andò dalla mucca: “C’è una trappola per topi in casa! C’è una trappola per topi in casa!” La mucca disse: “Ohh… Signor Topo, mi dispiace per te ma a me non disturba.” 
Quindi, il topolino tornò in casa, con la testa bassa, molto scoraggiato, per affrontare da solo la fatidica trappola.


Durante la notte uno strano rumore echeggiò per la casa, come quello di una trappola che si chiude sulla sua preda. La moglie del contadino si alzò subito per vedere cosa avrebbe trovato nella trappola. Nel buio, non vide che era un serpente velenoso con la coda bloccata nella trappola.
Il serpente morsicò la moglie del contadino il quale dovette portarla d’urgenza all’ospedale perché aveva la febbre alta.
Come molti sanno, nella cultura contadina, la febbre si cura con una zuppa di pollo fresco, quindi una volta riportata a casa la moglie il contadino uscì con il suo coltellone e andò nel pollaio per rifornirsi dell’ingrediente principale per la zuppa.
La malattia della moglie però non passava e così tanti amici vennero a trovarla per starle vicino. La casa era piena e per nutrire tutti il contadino dovette macellare il maiale.
Ma, nonostante le cure, presto la moglie morì e tanta gente venne al suo funerale, tanto che il contadino dovette macellare la mucca per offrire il pranzo a tutti. Il topolino dal buchino del muro guardò il tutto con grande tristezza.
La prossima volta che sentite che in Ucraina stanno affrontando un grosso problema e pensate che non vi riguardi, ricordate che quando uno di noi viene colpito, siamo tutti a rischio. siamo tutti coinvolti in questo viaggio che chiamano vita.
Prendersi cura gli uni degli altri è un modo per incoraggiarci e sostenerci a vicenda.
“Quando senti suonare la campana non chiederti per chi suona. Essa suona anche per te”.
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(da uno spunto di Ernest Hemingway)