CookOut, un pasto al sole – Tagliolini alla San Daniele


Ho scoperto questa ricetta durante la visita a una prosciutteria, un locale paragonabile a una birreria ma coi prosciutti appesi al soffitto anziché i boccali di birra sugli scaffali. Locali così sono comuni in Friuli e in Veneto, vere e proprie catene di prelibatezze gestite da case produttrici del fantastico prosciutto di San Daniele del Friuli, dove è possibile assaggiare le cosce del divin porcello a vari stadi di invecchiamento, da un minimo di 13 mesi fino a 24 o più, in gustose e insolite ricette come questa, dove i semi di papavero sorprendono quale perfetta finitura.
Naturalmente la birra è l’accompagnamento perfetto di questa cucina, ma per questo piatto suggerisco un pinot grigio molto freddo, oppure il classico prosecco che non tradisce mai.
Non vi è nulla di difficile in questa preparazione, ma occorre prestare attenzione a due fattori importantissimi. Innanzitutto, se non siete taccagni come quello che si fumava le cicche nella pipa lasciatevi andare all’acquisto di un prosciutto di ottima qualità. È molto importante che il prosciutto rilasci i suoi profumi sia in padella che al naturale, ed è per questo che al termine si aggiunge una fettina appena tagliata sulla pasta fumante. Personalmente prediligo il San Daniele ma anche un Parma invecchiato bene o un Jamon Serrano dignitoso avranno un ottimo epilogo della loro carriera in questo piatto. Se invece decidete di utilizzare il Pata Negra, è segno evidente che sapete fare bene gli sboroni ma che di cucina non capite una cippa.
Infine, se avete anche solo un briciolo di amor proprio tagliate o fatevi tagliare il prosciutto a mano. Non c’è confronto con l’affettatrice: il crudo deve avere taglio irregolare per aumentare la superficie che rilascerà i suoi aromi.

Cosa serve (per 2 persone):
160 gr. tagliolini
80 gr. prosciutto crudo
50 gr. panna fresca
2 cucchiaini di semi di papavero
1 noce di burro
Sale, pepe nero
20 gr. di parmigiano reggiano

Come si fa:
Per iniziare la prima cosa da fare è mettere a bollire una pentola d’acqua.
Mentre aspettate l’ebollizione, tagliate a pezzetti il prosciutto crudo tagliato sottile avendo cura di tenere da parte un paio di fette piccole da usare come guarnizione.
Soffriggete il prosciutto crudo con una noce di burro e infine aggiungete la panna e un cucchiaino di semi di papavero. Mescolate bene e togliete dal fuoco.
Appena l’acqua bollirà salatela pochissimo e affogatevi i tagliolini. Non occorre molto sale perché il prosciutto darà già al piatto la sua sapidità. Per la cottura regolatevi a seconda che sia pasta fresca o meno. Di solito si viaggia intorno ai 5 minuti.
Rimettete il sugo sul fuoco e saltate aggiungendo il parmigiano reggiano fino a che la panna diventa cremosa.
Solitamente la ricetta originale prevede i tagliolini ma vanno bene anche le tagliatelle, che se sono fatte in casa con tante uova vi restituiranno un piatto sublime.
I tagliolini alla San Daniele sono pronti e non vi resta che adagiarli nei piatti, guarnirli con le fettine di prosciutto e spolverarvi sopra e i restanti semi di papavero.
Un ultimo avvertimento: se dopo pranzo avvertite una certa sonnolenza, non incolpate il papavero ma la quantità smodata di pasta ingerita.