La Tosca al Teatro Carlo Felice di Genova


Tosca
di Giacomo Puccini

Maestro concertatore e direttore Pier Giorgio Morandi

Regia scene e luci Davide Livermore
Regia ripresa da Alessandra Premoli

febbraio 2023 – ven 24 (20.00), sab 25 (15.00), dom 26 (15.00)
marzo 2023 – ven 3 (20.00), Sab 4 (15.00) dom 5 (15.00)

COMUNICATO STAMPA

Il quinto titolo della Stagione Lirica 2022-2023 dell’Opera Carlo Felice Genova sarà Tosca,
che andrà in scena con sei recite programmate tra il 24 febbraio e il 5 marzo 2023. Il celebre
melodramma composto da Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa,
tratto dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, sarà diretto da Pier Giorgio Morandi che
salirà sul podio dell’Orchestra, del Coro (Claudio Marino Moretti è il maestro del coro) e del
Coro di voci bianche (Gino Tanasini è il maestro del coro di voci bianche) dell’Opera Carlo
Felice Genova. L’allestimento di proprietà della Fondazione Teatro Carlo Felice porta la
firma del regista Davide Livermore, che ha curato anche le scene e le luci, mentre i costumi
sono di Gianluca Falaschi; la regia sarà ripresa nell’occasione da Alessandra Premoli. Nel
cast ricordiamo la presenza di Maria José Siri/Monica Zanettin (Tosca), Riccardo
Massi/Sergio Escobar (Mario Cavaradossi), Amartuvshin Enkhbat/Stefano Meo (Scarpia),
Donghoo Kim (Angelotti), Matteo Peirone (Sagrestano), Manuel Pierattelli (Spoletta),
Claudio Ottino (Sciarrone), Franco Rios Castro/Roberto Conti (Un carceriere).
Redatto dai fidati collaboratori Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, il libretto di Tosca fu tratto
dall’omonima pièce del celebre drammaturgo francese Victorien Sardou (Parigi 1887), che
Giacomo Puccini ebbe l’occasione di veder interpretata da Sarah Bernardt a Milano e
Torino nel febbraio e marzo del 1889. Il compositore toscano poté lavorare a Tosca tra
l’estate 1895 e l’ottobre 1899; l’opera debuttò il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di
Roma. Da allora, la struggente vicenda d’amore e morte di Floria Tosca e Mario
Cavaradossi, mirabilmente intrecciata nel contesto politico tardo settecentesco della
restaurazione papale, rappresenta uno dei più grandi successi operistici di
sempre. Tosca, certamente uno dei titoli del repertorio lirico più amati dal grande pubblico,
non fu però accolta altrettanto benevolmente da una parte della critica che ne considerò
invece con sospetto il carattere di dramma ‘a forti tinte’, intessuto d’azioni e passioni
estreme: amore e gelosia, gioia e prostrazione, commozione e cinismo, tenerezza idilliaca e
truce violenza. In verità l’accusa che tuttora più spesso si sente muovere a Tosca – l’essere

FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE – SOVRINTENDENZA
Passo E. Montale 4 16121 GENOVA
tel. 010 5381.232
mail: sovrintendenza@carlofelice.it
costantemente esposta al rischio di scadere nel kitsch – è parziale: essa verte solo intorno a
taluni aspetti della vicenda e non tiene conto del fatto che, oggi come ieri, questa presenta
contenuti non propriamente banali o scontati, come l’equivalenza tra fede bigotta e
ipocrisia, potere politico e corruzione.
Muovendo inoltre dall’ovvio assunto che un’opera è non solo un libretto, ma anche e
soprattutto una partitura, bisognerebbe saper riconoscere la dirompente e formidabile
energia drammatica posseduta dalla musica di Tosca. In essa l’obiettivo di una capillare
aderenza all’azione appare assolutamente centrato e la creatività di Puccini – alla ricerca,
dopo l’intimismo della Bohème, di nuovi soggetti e nuove situazioni drammatiche – poté
conseguire ulteriori traguardi nel coniugare suggestioni desunte dall’opera verista ad
un’interpretazione del soggetto storico in chiave realistica. Sul piano musicale ciò dischiuse
possibilità d’invenzione inedite che spaziano dal recupero della modalità alla
sperimentazione di regimi stilistici radicalmente alternativi a quelli tradizionali, di norma
associati dalla musicologia a nomi quali Schoenberg, Stravinskij e Debussy. Proprio
l’intensa ammirazione provata per Tosca da compositori quali Arnold Schoenberg e Alban
Berg dovrebbe indurre alla riflessione e spingere a considerare l’opera in una prospettiva
radicalmente diversa, quella prospettiva che additava Fedele D’Amico:
«Salome, Elektra, Wozzeck: si dovrà ben trovare il coraggio, un giorno o l’altro, di
nominare Tosca nella lista; cronologicamente verrebbe al primo posto».

BIGLIETTERIA DELL’OPERA CARLO FELICE GENOVA
Galleria Cardinale Siri, 6
16121 GENOVA
Telefono +39 010 5381.433-399
e-mail: biglietteria@carlofelice.it
Per i gruppi è attivo l’indirizzo gruppi@vivaticket.com a cui ci si
dovrà rivolgere per le prenotazioni e l’acquisto di biglietti per i della nostra Stagione.
ORARI
Da lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 19.30
Sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.30
Spettacoli serali: chiusura 15 minuti dopo l’inizio.
Spettacoli pomeridiani della domenica: apertura
due ore prima dell’inizio con chiusura 15 minuti dopo l’inizio.

SI RINGRAZIANO
MAURO PILLEPICH , DELFINA FIGUS E MANUELA LITRO PER LA GENTILE COLLABORAZIONE