Alberto il munifico


La parola giusta è sconcerto. Veramente con grande sconcerto apprendiamo la notizia rimbalzata sulle reti Mediaset del Pranzo della Befana offerto dai City Angels milanesi a 70 clochard presso il lussuoso hotel Principe di Savoia di Milano. A servire tra i tavoli vi saranno personalità come Letizia Moratti, Attilio Fontana, Mariastella Gelmini, Ivana Spagna, Enrico Beruschi, Nino Formicola, Alberto Camerini, Leonardo Manera, Edoardo Raspelli, Marco Ferradini e moti altri che in questo modo prendono due piccioni con una fava (i famosi piccioni siamesi) compiendo una buona azione e facendosi un po’ di pubblicità.
Alcuni clochard russi ed ucraini pranzeranno allo stesso tavolo, su cui saranno drappeggiate le bandiere di entrambe le nazioni belligeranti. Un bel segnale di pace che – purtroppo – sarà ignorato dai potenti.
Ma tornando a quanto detto in apertura, ciò che ci ha lasciati allibiti è stata la generosissima offerta del principe di Monaco, Alberto II, il quale non si è limitato a mandare il suo chef personale ad assistere il cuoco del prestigioso albergo meneghino, ma ha inviato – con la munificenza degna di un sovrano – doni per il pranzo dei poveri: ben tre zucche provenienti dal suo orto!
Dobbiamo dire che il gesto, oltremodo degno di lode, dimostra quanto siano false le dicerie sulla taccagneria dei liguri (la famiglia Grimaldi ha origini genovesi, non scordiamolo) e quanto altresì la generosità della nobile casata trovi ancora una volta il modo di palesarsi in uno Stato la cui ricchezza è quasi leggendaria, dove i cittadini non pagano tasse, si vedono ridipingere i marciapiedi ogni anno per mantenerli puliti e abbiamo un defibrillatore praticamente ad ogni incrocio. D’estate a Montecarlo i banani nei giardini danno frutti maturi, pertanto in quel clima così favorevole le zucche devono essere veramente speciali. Vogliamo sperare che i clochard di Milano abbiano apprezzato adeguatamente un dono tanto prezÏoso.