La crisi della politica e delle istituzioni


Una rappresentazione plastica dell’ultimo Consiglio Comunale di Calvizzano (NA) del 30/11/2022 a cura del Coordinatore del Movimento Futura FreeCalvizzano Pasquale Musella.


La CRISI POLITICA e dei partiti è ORMAI CRONICA, e la confusa rielezione di Sergio Mattarella ha contribuito a peggiorarla. Eppure, benché in crisi di legittimazione e progressivamente svuotati di contenuti socio-civili e di impegno sociale, i partiti rimangono un’articolazione fondamentale dello Stato politico, esercitando «il potere statale»: determinano il presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica, i ministri, i parlamentari, i consiglieri regionali e comunali e nominano numerosissime postazioni nell’amministrazione pubblica, nell’economia, nel sistema bancario. Tra il 1943 e il 1948 i partiti del Cln hanno progettato e costruito, con il pensiero politico e la lotta armata della Resistenza, l’edificio istituzionale, l’intera architettura della Repubblica descritto e prescritto nella Costituzione del 1948. La rappresentanza è costituita da due Camere legislative, elette con sistemi elettorali diversi. Il governo è presieduto da un presidente del Consiglio primus inter pares tra i ministri, tutti proposti, sotto dettatura dei partiti, al Presidente della Repubblica, cui spetta la loro nomina. I partiti, sono l’architrave nascosta dell’intero sistema, detenendo un tale potere statale importante.
Se la politica funziona male, la società va peggio e peggiorano anche le prestazioni della politica: è la spirale del declino. L’esempio plastico è stato il Consiglio Comunale di Calvizzano del 30/11/2022.
In tale Consiglio si è vista in modo lapalissiano non solo tutta la crisi della politica e dei partiti ma una mancanza totale del senso istituzionale e rispetto del consesso massima espressione democratica. Questa crisi della politica determina un sentimento di disaffezione e di ripulsa da parte dei cittadini. Infatti al Consiglio Comunale c’era il vuoto. Questa assenza della cittadinanza crea una distanza tra le Istituzioni e l’interesse collettivo. E’ facile comprendere come tutto questo porti ad un cattivo funzionamento dell’amministrazione comunale.
In un capitolo della mia Tesi di laurea dedicato alla crisi della politica scrivevo: “La crisi della politica è un problema i cui sbocchi nessuno è in grado di prevedere e definire, tanto intricato e complesso risulta il groviglio delle questioni che assillano i cittadini e la collettività nel suo insieme. La degenerazione costante del sistema politico può essere imputata ad una serie di responsabilità ben definite, che ricadono oggettivamente su forze politiche, su settori economici, su gruppi sociali e categorie di persone che, in un modo o in un altro, direttamente o indirettamente, hanno una buona parte delle colpe, a causa della quale le condizioni del nostro paese si sono deteriorate. Tale ragionamento sembra ancora attuale”.
Una dissertazione a parte andrebbe fatta sul rapporto tra la Politica e l’amministrazione ma concludo citando Michele Ainis; “Ogni ordinamento normativo, infatti, è un po’ come una macchina, o meglio dire ne è il motore: ma nessun motore può rendere a pieno senza un pilota che sappia manovrarlo. Questo pilota – occorre dirlo? – è la Politica, cui in forza dell’investitura popolare spetta di produrre decisioni e rivestirle poi della forma della legge”.
Purtroppo in Italia e nella Nostra Calvizzano manca questo Pilota.

Pasquale Musella
Coordinatore del Movimento Futura FreeCalvizzano


Pasquale Musella