Persano (SA), capitale del Regno delle due Sicilie


La tenuta di Persano, molto più estesa di quella attualmente in uso all’Esercito Italiano, era di proprietà dei conti De Rossi di Caiazzo e feudatari di Serre. Il re Carlo di Borbone, durante un suo viaggio in Calabria si fermò, ospite del nobile De Rossi nella tenuta. Rimase tanto colpito dalle bellezze di un territorio posto tra il Sele e il Calore Lucano ricco di boschi e selvaggina, da entrarne in possesso prima come affittuario e poi nel 1758 come proprietario. Nel 1752 fece realizzare un Real Casino di Caccia, nelle immediate vicinanze un nucleo abitativo e, di fatto, nasceva la tenuta di caccia borbonica.

La realizzazione del Casino venne affidata all’ingegnere militare Giovanni Domenico Piana, originario di Ponna nel Ducato di Milano, che, dopo aver demolito completamente il vecchio edificio, ne costruì uno ex novo, successivamente rimaneggiato da Luigi Vanvitelli nel 1753, l’architetto della Reggia di Caserta. Si presenta in tutta la sua bellezza con ampie stanze, chiesa con quadri ( i rimasti dai saccheggi nei secoli) di straordinaria bellezza, le scale elicoidali senza appoggio che ricordano quelle della certosa di Padula, una scalone terminante con una statua in marmo raffigurante un cane da guardia(attribuito a Antonio Canova). Nel 1741 Re Carlo di Napoli ordinò di incrociare stalloni turchi con fattrici locali. Nel 1761, il Re, divenuto Carlo III di Spagna inviò in allevamento a Persano, tre stalloni spagnoli (razza Persano).

Nel corso degli anni il cavallo persano era diventato uno dei simboli del Regno Borbonico, oggi ne resta traccia nello stemma della provincia di Napoli dove è rappresentato in posizione rampante sovrastato da una corona. Come resistere a tanta bellezza? Il re, amante della caccia, si stabiliva sempre per più tempo nella dimora persanese, così da obbligare i sui ministri e tutta la corte a trasferirsi nella Real Casina di Caccia facendola diventare, di fatto, per quel periodo, la capitale. Certamente molte decisioni del Re sono state prese in quel luogo, la Reggia di Caserta, il Real Albergo dei Poveri, il teatro San Carlo e tante commerciali e militari facendo divenire Napoli una delle più belle città d’Europa.