Le ricette per transire meglio


In questo momento di transizione, dal vecchio al nuovo governo, da un modo ad un altro (speriamo) di fare politica, anche il Ministero per la Transizione ecologica è oggi in una fase transeunte. Ossia, sta transitando dal ministro Cingolani a colui (o colei) che lo sostituirà nel nuovo esecutivo. In questa fase molte transazioni transiteranno da una scrivania a un tavolo, da un ufficio a una commissione. Transazioni, intendiamoci, non in denaro: semplici passaggi di consegne con tanto, però, di raccomandazioni ai nuovi arrivati, guidati naturalmente dai burocrati che non transitano ma permangono – ministro dopo ministro – nel loro lento e polveroso tran tran. il tutto nella spasmodica speranza di transitare il più velocemente possibile dal Quirinale con piani di lavoro pronti sotto al braccio per affrontare al meglio le sfide energetiche che il Paese dovrà in un modo o nell’altro superare di qui a poco, a scanso del rischio di vedere la prossima primavera dal banco frigo di un supermercato. Solo pochi centri abitati in Italia saranno in grado di affrontare il prossimo inverno anche con pochissimo combustibile a disposizione. Citiamo ad esempio Biella, Genova e Lucca i cui cittadini, si sa, quando fa freddo si stringono tutti intorno a una stufa e quando fa ancor più freddo ci si stringono ancora di più. Quando poi fa veramente un freddo insopportabile, allora la accendono.
Ma per il resto degli italiani dovrà pensarci Draghi e i suoi, almeno per ora. Vero è che a breve le responsabilità cambieranno nome e cognome, ma la transizione prevede che anche alla Transazione vi sia un transito di dati e consegne dai vecchi ai nuovi amministratori. E così il ministro Cingolani si sta affrettando a mettere in atto tutte le contromisure possibili per non lasciare l’Italia al freddo. Il problema, si sa, è rapresentato dal gas e dall’energia elettrica, che stanno ahinoi generando bollette da incubo che ormai molti anziani non riescono nemmeno più a saldare.
Così, mentre a Praga i 28 fenomeni stanno facendo melina anziché proporre soluzioni valide, il genio italiano ancora una volta ha escogitato soluzioni che, pur nella loro piccola potenzialità, se ben applicate e messe in funzione tutte insieme potranno salvarci dai morsi del generale Inverno.
E dunque cosa si sono inventati i transecologi ministeriali?
Qualcuno si è ricordato di un fatto avvenuto negli Stati Uniti oltre un secolo fa (siamo nel 1899) quando il parlamento dell’Indiana, in preda a un forte effetto Dunning-Kruger, bocciò per pochi voti la proposta di un matematico (molto) dilettante di arrotondare il valore di Pi greco; la proposta prevedeva infatti di usare il valore di 3,2 anziché il trascendente 3,14159eccetera. Memori di questo precedente, i tecnoburocrati di transizione hanno deciso di promuovere la seguente proposta per risparmiare il gas: per legge l’acqua bollirà a 99 gradi! E visto che di gradi si sta parlando, l’angolo sarà già retto a 89° (a 88° sarà comunque ancora colon).
Ma non è tutto: dato che l’Europa ci ha obbligati ad aderire ad un regolamento che permette di bruciare la legna (e il pellet) solo ad altitudini superiori ai 300 metri, il consumo di gas sarà elevato soprattutto in pianura. E dato che l’uso delle piastre a induzione è di là da venire poiché i nostri contatori da 3 kW andrebbero sempre in tilt, dovremo scaldare con il gas anche l’acqua per fare la doccia e quella per il the e la pastasciutta. Ma almeno in quest’ultimo caso un rimedio geniale è stato escogitato: bollire tutta l’acqua a inizio settimana, quindi congelarla in comode bottiglie da ritirare nel freezer da cui saranno tirate fuori mano a mano che serviranno! Si calcola che la scorta settimanale dovrebbe comodamente stare in congelatori che per la crisi economica saranno probabilmente semivuoti.
A proposito dell’acqua occorre anche dire che questa risorsa, pur non scarseggiando nonostante le estati siccitose che si stanno susseguendo, rischia nel lungo periodo di arrivare a livelli critici. Lo dimostrano i ghiacciai, in lento ma inesorabile declino, e i corsi d’acqua che sempre più di frequente sono ridotti a rigagnoli. Molti laghi alpini si sono prosciugati e ci vorranno centinaia di anni per ritornare – se mai accadrà – a livelli quali si conoscevano fino agli anni ’60.
Anche questo aspetto non è sfuggito alle menti eccelse che si preoccupano di farci transitare nel nostro futuro. Per risparmiare i pezioso liquido senza ricorrere a costose trivellazioni profonde o al rimorchio di iceberg dall’artico, saranno messe a disposizione degli italiani centinaia di milioni di bustine di acqua in polvere, comoda, pratica e facilmente immagazzinabile in un cassetto della cucina! Il loro funzionamento è semplicissimo: basta aggiungere acqua e ciascuna di esse fornirà un litro di freschissima acqua naturale, con tutti i Sali minerali presenti normalmente in natura in una buona acqua minerale!
Dobbiamo davvero essere grati alla saggezza dei transtecnici governativi: sarà grazie a loro se supereremo indenni l’inverno e potremo farci beffe di quelle autorità europee che mettono il becco negli affari di casa nostra senza averne titolo. Coloro che oggi ingeriscono nei nostri affari, domani ingeriranno fiele.