Zambo mata il Toro


Dopo la pausa per la Nazionale, che ha permesso all’Italia di qualificarsi alle semifinali di Nations League, ieri sabato 1 ottobre è tornata la Serie A.
Il Napoli, raccogliendo i giocatori al rientro dalle trasferte con le rispettive nazionali, si è preparato ad ospitare il Torino.
Napoli-Torino è il match che apre l’ottava giornata di campionato. E’ la prima sfida al rientro dalla sosta, quella che può offrire tante sorprese dal punto di vista del risultato. Spalletti per questo si affida alle sue certezze. La squadra azzurra può godere dell’ottimo momento realizzativo sia di Giacomo Raspadori che di Giovanni Simeone. I due attaccanti, arrivati in azzurro nell’ultima sessione estiva di mercato, ormai hanno la fiducia di mister Spalletti che ne deve scegliere uno per il match contro il Torino e la scelta cade su Jack, autore di due reti con la nazionale.
Succede tutto nel primo tempo al Maradona, caldo e gremito con i suoi 40.000 tifosi. In campo si fa subito vedere Anguissa, per l’occasione appellato con il nome di Zambo il torero, che esalta il pubblico dell’arena mettendo a segno due banderillas nei primi 12 minuti di gioco, prendendosi applausi e record azzurro.
La squadra di Spalletti, infatti, passa in vantaggio al 6’ con il primo gol di Anguissa che salta più alto di tutti sul cross del solito Mario Rui, ormai definibile, nell’accezione napoletana del termine, “giocatore finito” (compiuto, che non ha più nulla da apprendere). Il n. 6 difende, crossa, avanza, imposta il gioco, tesse assist a ripetizione e quando c’è da difendere, e non solo con i piedi, non si tira mai indietro.
Andrè Frank raddoppia al 12’ imbeccato da Politano, porta palla per 50 metri e batte Milinkovic-Savic sul primo palo.
Il Torino prova a rispondere alla partenza lampo del Napoli che mantiene il doppio vantaggio fino a quando al 37’, dopo una cavalcata da metà campo, è il gerogiano azzurro ad insaccare con uno splendido diagonale che, dopo aver colpito il palo, devia in rete.
Il Torino non si spegne ed affida le sue speranze di rientro in partita a Sanabria che, dopo un batti e ribatti nell’area azzurra, trova il tiro vincente.
Nella seconda frazione il Torino prova a mettere in difficoltà Meret ma è Juric a perdere la testa inveendo contro l’arbitro che lo costringe a vedere la partita dagli spalti. Spalletti cerca un po’ di freschezza con i soliti cambi: dentro Simeone, Ndombele, Elmas e Lozano. Nonostante gli innesti il Napoli continua a soffrire ed appagato dal risultato non crea più occasioni, impegnandosi solo a contrastare le incursioni granata. Nel finale il Napoli gestisce il pallone e porta a casa i tre punti.
Buono il ritmo dei partenopei che consolidano la vetta della classifica portandosi momentaneamente a +3 sull’Atalanta, che domani affronterà la Fiorentina.
Appuntamento invece a martedì 4 ottobre ad Amsterdam per la serata Champions League dove la squadra di Spalletti potrà ipotecare il discorso qualificazione contro l’Ajax.
Per adesso complimenti a Giuntoli, ha fatto un capolavoro di mercato, azzeccando tutte le scelte che il tecnico sta trasformando, mescolando forza fisica e tecnica, in un gran bel gioco mettendo a tacere le polemiche e lo scetticismo estivo.