Parità di diritti tra uomo e donna


Per secoli la donna ha lottato per ottenere e far rispettare ciò che le era dovuto: libertà e parità di diritti. Nella cultura maschilista di un tempo era sempre l’uomo a decidere sia in famiglia che nella società. Finalmente nel 1948 nasceva la Costituzione italiana e fra le altre cose sottolineava la parità di diritti fra uomo e donna. Così l’uomo si è trovato un’alleata con il cuore di mamma e dall’insieme dei diversi carismi nasceva una sinergia di intesa e di interessi collettivi, comunitari, sociali, culturali e familiari che l’uomo per sua natura, da solo, non poteva raggiungere. La donna da predatrice dei suoi diritti si è trovata preda di un sistema maschilista che ancora oggi persiste, magari in modo diverso che nessuno vuol vedere. Come sappiamo i carismi delle donne non hanno confini e per tali motivi la troviamo a svolgere molteplici ruoli contemporaneamente: donna, mamma, moglie, casalinga, lavoratrice, donna in carriera; è proprio vero che nel cuore di mamma c’è posto per tutto e tutti e non avendo il dono dell’ubiquità può capitare anche di demandare i propri compiti e doveri, in particolare quelli familiari, ad altri di fiducia, magari a figure importanti dal punto di vista affettivo o professionale, però c’è un proverbio che recita così: l’occhio del padrone ingrassa il cavallo.
Come avvenne per la caduta dell’impero romano, ricordiamo la storia, e come è ben noto, alla fine di ogni battaglia non ci sono né vinti né vincitori. La donna si è trovata al centro di una giungla maschilista tanto da dover nascondere i suoi carismi e di conseguenza oggi ci troviamo con meno matrimoni, meno nipoti e figli con matrimoni allo sfascio. In tutte le situazioni c’è sempre un capro espiatorio, in questo caso in primis è l’uomo che da sempre si è beato del suo potere e della sua forza fisica, ma questa volta l’ha fatta grossa, si è preso gioco della sua stessa entità, cioè della donna, creatura che Dio ha creato proprio per l’uomo quale compagna di viaggio, per proteggerlo, amarlo e rispettarlo. Oggi le cose sono ben diverse, non c’è più rivalità tra uomo e donna, entrambi combattono lo stesso nemico, la fragilità legata al come affrontare le difficoltà della vita.
La reciprocità maschile e femminile non è soltanto nel matrimonio, nel quale trova la sua massima espressione, ma è avere il coraggio di guardarsi e riconoscersi nella diversità. Per ottenere ciò è richiede rispetto e possibilmente tanto amore.