Ora e sempre resistenza!


Bollettino dalle zone occupate. Giorno 7 dall’inizio della seconda era fascista.

Le città si sono svegliate al rumore degli elicotteri che sorvolano in continuazione i quartieri periferici. Vi sono posti di blocco ovunque mentre militari con manganello e olio di ricino eseguono rastrellamenti in ogni quartiere arrestando i dissidenti.
A difesa dei valori democratici si schierano gli “artisti“ del movimento  “ORA E SEMPRE RESISTENZA”. Francesca Michielin è già salita sui monti, imbracciando una carabina ad assorbenti interni sui quali ancora si paga l’Iva per colpa del patriarcato. Doveva seguirla Fedez, ma è in ritardo perché anziché gli scarponi aveva indossato i tacchi fucsia della Ferragni (che a sua volta aveva dimenticato di mettere lo smalto) e non si era ricordato di prendere la borsa di stracci da duemila euri della scorsa estate piena di panini di McDonald.
Renato Zero insieme a Fiorello li aspettano nei boschi: se non si può alloggiare tranquilli in un 5 stelle (inteso albergo) in città, bisognerà lottare da una baita con spa da minimo 400 euri a notte. Giorgia Soleri è già pronta: sfiderà l’oppressore esibendo le ascelle pelose (i capezzoli non si può perché Instagram li censura). Il suo fidanzat*, Damian* dei Maneskin, ha un ruolo che sembra cucito addosso a l*i: al momento dello scontro con le squadracce meloniche, mostrerà le terga al nemico come gli scozzesi di Braveheart. I calzoni sono già appositamente pertugiati sul retro.
Le loro gesta partigiane saranno consegnate all’eternità dall’obiettivo di Oliviero Toscani e dalla feroce satira di Staino, che dopo le solenni strombature elettorali dei loro beniamini sono alla ricerca di nuovi motivi di sofferenza.
Alla stazione di Forte dei Marmi, scende da un vagone Monica Cirinnà. S’è lasciata alle spalle 24.000 euro, un cane, un seggio in Parlamento e un aperitivo all’Ultima Spiaggia di Capalpio ma non cerca il lettino ai bagni Costanza, vuole unirsi alla resistenza antifascista nei boschi intorno a Sant’Anna di Stazzema, non sapendo che sta recandosi proprio nella nuova roccaforte toscana di Fdi. Nutre speranza (il sentimento, non il futuro ex-ministro): “Il mio treno era in ritardo, ma il regime non ha ancora riplasmato la società…” dice speranzosa chiedendo notizie delle elezioni a Livorno. Quindi sviene.
Boy George è anche l*i in viaggio verso l’Appennino, ma nessuno riesce ad avere notizie di Fazio Fabio e non si riesce a trovare Luciana Littizzetto: pare che sia emigrata e inciterà i combattenti attraverso Radio Londra.
Roberto Saviano è indeciso: “Mi vogliono cacciare, ma io non lascio la mia patr… ehm, la mia nazio…, insomma, nell’appartamento a New York ho gli operai”.
Nelle Ztl, intanto, si preparano le barricate. Il sindaco Beppe Sala sa che Milano, ovvero la cerchia dei Bastioni, sarà l’ultimo baluardo contro l’onda nera. Ha tentato un’ultima difesa bloccando con un’ordinanza oltre un milione d vecchie auto, ricevendo per questo le maledizioni dell’ACI, dei tassisti e delle associazioni di consumatori ma la benedizione di John Elkann. Sui palazzi di Porta Venezia sventolano i vessilli dei battaglioni Lgbt+-x:.
Ai giovani e forti del liceo Manzoni potrebbe mancare la fortuna, ma non il valo…ehm aspetta, quello è il motto dei fascisti. Bisognerà solo garantire gli approvvigionamenti enogastronomici: Milano non si ferma, ma senza sushi e spritz, chi lo regge l’assedio?
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(si ringraziano Chef Bruno, A. Giacomazzi e altri per gli spunti)